Investing.com - Titoli petroliferi in recupero dopo il Black Friday, quando il crollo del greggio aveva trascinato in basso le azioni dei gruppi legati al petrolio.
Oggi Saipem (MI:SPMI) rimbalza e cresce del 6% con le azioni quotate a 3,713 euro, tra i migliori del Ftse Mib. In crescita anche Tenaris (MI:TENR) (+2,15%), Eni (MI:ENI) (+1,55%) e Saras (MI:SRS), quest'ultima appena sopra la parità.
Torna a crescere anche il petrolio che nella notte aveva sfiorato i 50 dollari al barile e nel corso della mattinata aggiunge un 1,47%, sulla stessa scia del Brent (+1,83).
Il 6 dicembre i paesi Opec e non Opec si riuniranno a Vienna per discutere dell’eccesso di scorte sul mercato e della diminuzione della domanda causato dal rallentamento economico globale.
I produttori potrebbero decidere un ulteriore tagli alla produzione, e, infatti, alcuni dirigenti dell’Opec hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche di disponibilità in tal senso, con i tagli che potrebbero partire già dal 2019.
"Il 2018 ha chiaramente segnato la fine del mercato asiatico a causa dell'inasprimento delle condizioni finanziarie in Asia (specialmente in Cina), e ci aspettiamo che questo rimanga il caso nel 2019", spiegano da Morgan Stanley (NYSE:MS) in una nota rilasciata nel corso della giornata di ieri.
Intanto, Saipem ha ricevuto il rialzo del giudizio sul titolo da parte degli analisti di HSBC, incrementandolo a ”buy” rispetto al precedente “hold”. Il prezzo obiettivo è stato portato a 4,5 euro rispetto al precedente 4,6.
I giudizi su Saipem si suddividono così in 10 “buy”, 13 “hold” e 2 “sell” con target price medio a 12 mesi a 5,36 euro.