MILANO (Reuters) - Oggi è stato reso pubblico il testamento di Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno scorso all'età di 86 anni.
In base a quanto prevede la legge italiana, Berlusconi poteva disporre liberamente di un terzo del patrimonio (parte disponibile), mentre i due terzi spettavano in parti uguali ai cinque figli (la cosiddetta quota di legittima).
Secondo le stime di Forbes, i beni della famiglia Berlusconi ammontano a circa 6,8 miliardi di dollari, di cui circa due terzi detenuti tramite la holding Fininvest.
Di seguito i dettagli del testamento.
Berlusconi ha diviso in parti uguali tra i cinque figli i due terzi della quota del 61,3% che possedeva nella holding di famiglia Fininvest, il cui patrimonio comprende una partecipazione del 48% nel gruppo Tv MediaForEurope (Mfe) (ex Mediaset (BIT:MFEB)), il 53% della casa editrice Mondadori (BIT:MOED) e il 30% nell'asset manager Banca Mediolanum (BIT:BMED), oltre alla squadra di calcio di Serie A Monza.
Ciò significa che i cinque figli ottengono ciascuno una quota aggiuntiva di Fininvest di poco superiore all'8%, oltre a quella che già possedevano.
Ha lasciato il restante terzo della sua partecipazione nella holding, circa il 20%, ai figli maggiori, Marina e Pier Silvio, in parti uguali. Nati dal primo matrimonio, sono gli unici due ad avere ruoli manageriali nelle imprese di famiglia.
Marina e Pier Silvio possedevano già il 7,65% di Fininvest ciascuno, pari a un 15,3% complessivo. Sommando il resto, i due hanno il controllo della maggioranza di Fininvest, il che significa che possono prendere congiuntamente qualsiasi decisione sul futuro dell'azienda.
Berlusconi ha usato la stessa formula per il resto del suo patrimonio - comprese le proprietà immobiliari e le opere d'arte. I due figli maggiori condividono quindi circa il 60% del patrimonio, mentre i tre più giovani il restante 40%.
Berlusconi ha lasciato anche 100 milioni di euro alla sua ultima compagna Marta Fascina, che chiamava moglie ma non aveva sposato legalmente.
Ha lasciato 100 milioni di euro al fratello minore Paolo.
Ha lasciato 30 milioni di euro a Marcello Dell'Utri, amico dei tempi dell'università e collaboratore di lunga data. Dell'Utri ha scontato una pena in carcere dopo essere stato condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa nel 2014.
(versione italiana Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)