HOUSTON - Shell Offshore Inc, una consociata di Shell plc, ha avviato la produzione del suo progetto Rydberg, un impianto in acque profonde nel Golfo del Messico. Si prevede che il sito contribuisca con circa 16.000 barili di petrolio equivalente al giorno (boe/d) al suo picco di produzione.
Rydberg, uno sviluppo sottomarino, è collegato all'hub Appomattox gestito da Shell, situato a circa 75 miglia dalla costa della Louisiana. Questa aggiunta è destinata ad aumentare la produzione nel corridoio di Norphlet, dove Appomattox è già uno degli impianti più prolifici di Shell.
"Rydberg aumenterà ulteriormente la produzione nel Corridoio di Norphlet ad Appomattox, che è sempre uno dei nostri impianti più produttivi", ha dichiarato Rich Howe, Vicepresidente esecutivo di Shell Deep Water. Howe ha sottolineato l'impegno della società a soddisfare la domanda di energia attuale e futura, cercando al contempo opportunità di crescita nel Golfo del Messico.
Shell è riconosciuta come operatore leader nella regione e la sua produzione è nota per avere una delle più basse intensità di gas serra (GHG) a livello globale. Il giacimento di Rydberg si trova nel Canyon del Mississippi, sommerso da circa 7.450 piedi d'acqua. Lo sviluppo comprende due pozzi di produzione collegati da una flowline isolata di 12 miglia con un ombelicale dinamico.
I leasing in cui si trova Rydberg sono di proprietà di Shell per l'80%, mentre CNOOC Ltd detiene il restante 20%. Allo stesso modo, Shell detiene un interesse lavorativo del 79% nell'hub di Appomattox, mentre CNOOC detiene il restante 21%.
Per quanto riguarda l'impatto ambientale, la produzione di Shell nel Golfo del Messico è tra le più basse a livello mondiale per quanto riguarda l'intensità dei gas serra rispetto agli altri produttori di petrolio e di gas membri dell'Associazione internazionale dei produttori di petrolio e di gas (IOGP).
L'attuale stima del volume di risorse recuperabili per Rydberg è di 38 milioni di boe, classificati come 2P secondo il sistema di classificazione delle risorse della Society of Petroleum Engineers. Le cifre presentate sono stime totali lorde, che comprendono il 100% della produzione e delle risorse previste.
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