Di Senad Karaahmetovic
Scott Chronert, esperto di strategie azionarie USA di Citi, ha alzato il price target sullo S&P 500 per la fine del 2023 a 4000 da 3900, il che implica una “performance piatta” rispetto ai livelli attuali.
Secondo l’esperto, il mercato è sempre più concentrato sul rischio di recessione nel 2023.
“Potrebbe trattarsi della recessione più attesa degli ultimi decenni”, scrive Chronert in una nota ai clienti.
È ancora prematuro “dare il via libera all’S&P 500”, ha aggiunto. Il prossimo calo delle azioni sarà probabilmente alimentato da un reset degli utili, da una decelerazione economica e dai persistenti commenti da falco della Fed.
In ultima analisi, l’S&P 500 si indebolirà, offrendo un’opportunità di acquisto.
“Tuttavia, riteniamo che i minimi di giugno e ottobre dovrebbero resistere. A sua volta, una maggiore fiducia nel fatto che i fondi Fed possano raggiungere il picco verso la fine del Q2 2023 dovrebbe attenuare i timori di una grave recessione. Questo spinge il nostro obiettivo di 3700 a metà anno”, ha aggiunto Chronert.
In definitiva, l’S&P 500 dovrebbe salire nella seconda metà del 2023, poiché l’attenzione si sposterà sul 2024, il che spiega il target di fine anno di Citi a 4000.
“A più lungo termine, ci aspettiamo ancora una ripresa globale piuttosto attenuata, caratterizzata dal perdurare dell’inflazione e dai vincoli sui tassi d’interesse, e una crescita degli utili solo moderata. Ciò rende il 2023 un anno di opportunità di trading e meno il vero inizio del prossimo impetuoso bull market”, conclude.