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Stellantis: come va il titolo, tra rischio sciopero Usa e voci cessione Comau

Pubblicato 14.09.2023, 17:23
Aggiornato 14.09.2023, 17:23
© Reuters

Lo sciopero dei lavoratori del settore automobilistico americano sembra ormai inevitabile. Il 14 settembre, infatti, è l'ultimo giorno utile per trovare un accordo sul rinnovo del contratto di lavoro tra le case produttrici e lo United auto workers (Uaw), il maggiore sindacato americano dell'auto. La notizia pesa sull’andamento delle azioni di Stellantis (BIT:STLAM) che in Borsa Milano oggi perde lo 0,60% a 17,66.

Le parti sono ancora distanti su diversi fronti. Il sindacato Usa chiede un aumento salariale pari al 9% annuo mentre Stellantis & co. sono fermi al 3,6%. Ma non solo. L’Uaw, vuole nuovi benefit aziendali e insiste per ridurre, a parità di stipendio, l’orario di lavoro a 32 ore settimanali dalle 40 previste.

Il timore dei mercati, dunque, è che ormai non ci sia più tempo per evitare uno sciopero che, dal momento in cui si dovesse verificare, secondo gli analisti di Intermonte costerebbe alla multinazionale dell’automobile 130 milioni al giorno.

Intanto, Il Sole 24 Ore riporta che Stellantis starebbe lavorando alla cessione di Comau, la società di automazione e robotica del gruppo, e avrebbe già attribuito a Goldman Sachs (NYSE:GS) l’incarico esplorativo.

“Tuttavia, tale opzione sembra avere scarse possibilità di successo al momento in quanto solo player industriali cinesi avrebbero mostrato interesse verso l’asset e probabilmente il loro operato verrebbe limitato/bloccato dal governo italiano tramite l’esercizio del Golden Power”, spiega Intermonte.

L’alternativa sarebbe la realizzazione del progetto di spin-off di Comau che Stellantis studia da tempo. Secondo il quotidiano finanziario, ora i tempi sarebbero maturi e l’operazione potrebbe essere accompagnata da una Ipo, sebbene il gruppo sia aperto anche ad altre soluzioni come la cessione avvenuta per Magneti Marelli.

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Su quest’ultima ipotesi, tuttavia, non sono arrivate conferme, ma nemmeno pronte smentite da parte del grande azionista Exor (BIT:EXOR) (AS:EXOR), come avvenuto pochi giorni fa, in seguito alle voci su un’imminente cessione della Juventus (BIT:JUVE).

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