Di Mauro Speranza
Investing.com – Stellantis pronta alla sfida nel settore delle auto elettriche, in particolare verso Tesla (NASDAQ:TSLA). L’amministratore delegato del gruppo nato dalla fusione tra FCA e P.S.A., Carlos Tavares, ha infatti affermato che la società è pronta ad un “piano offensivo” per competere con i maggiori player mondiali per non farsi “mettere nell’angolo” dai suoi competitor.
Parlando nel corso della conferenza di presentazione dei risultati 2020 del gruppo, Tavares ha spiegato che l’obiettivo resta quello di lanciare la sfida ai concorrenti che al momento sembrano più avvantaggiati nella corsa verso il futuro dell’auto, in particolare nei settori dell’elettrificazione e della guida autonoma.
Stellantis (MI:STLA), ha assicurato il Ceo portoghese, non ha intenzione di diventare una “compagnia del passato” ed è pronta a “scelte dirompenti” per essere leader nel mercato mondiale. Scelte su cui non ha voluto dare molti dettagli, accennando solo a collaborazioni sperimentali nel settore aviation e innovazioni nelle batterie elettriche.
Secondo le parole di Tavares, la fusione tra Fiat Chrysler (MI:STLA) e Psa “non è legata alla crisi” e il progetto di Stellantis “non è un piano difensivo”, in quanto Stellantis nasce dalle nozze “tra due aziende che vogliono competere e non vogliono essere dei dinosauri”. Si tratta, aggiunge Tavares, di “una nuova fantastica opportunità, una boccata d’aria fresca in questo mondo in contrazione”.
Le scelte future di Stellantis
Il piano industriale sarà presentato al Capital markets day previsto a fine anno o all’inizio del 2022, ma con i risultati “solidi” raggiunti nel 2020 “cominciamo con il piede giusto, con una situazione finanziaria robusta”.
Per il 2025 “saremo contenti di avere il pieno controllo di tutta la catena di produzione dell’elettrico, batterie comprese”, annuncia Tavares, sottolineando l’obiettivo di “produrre veicoli elettrici con tanta autonomia e a un prezzo accessibile”.
Poi c’è il campo dei software, che “oggi è strategico. Una nostra vettura ha 18 milioni di linee di codice, il triplo di un aereo di medie dimensioni. Per questo vogliamo avere il controllo del software: c’è un manager dedicato che sta predisponendo un piano di sviluppo che sarà presentato nei prossimi mesi”.
Il primo terreno di conquista, ha aggiunto Tavares, potrebbe essere la Cina, sui cui “intendiamo sviluppare una strategia vincente: vogliamo restare e crescere. Finora non siamo stati molto bravi in Cina, ma con Mike Manley stiamo cercando di capire come muoverci. Siamo arrivati tardi, ma abbiamo la possibilità di crescere e uno degli obiettivi strategici del 2021 sarà lo sviluppo del mercato cinese”.
L’apertura a operazioni di fusione
Nel frattempo, Tavares non esclude operazioni con altre società, anche se per il momento resta concentrata su se stessa.
“La strada dell'M&A potrà essere presa in considerazione solo se è un modo per raggiungere più in fretta una scala sufficiente a sostenere i processi di crescita”, spiegava Tavares nel corso di un’intervista al Sole 24 Ore.
Il manager ha anche detto che il nuovo piano sarà presentato tra fine 2021 e inizio 2022 e che tra le priorità del nuovo gruppo automobilistico nato a gennaio dalla fusione tra Fiat Chrysler e Psa c'è il rafforzamento del mercato cinese.
Quanto all'Italia, Tavares ritiene che il mantenimento di cinque stabilimenti sia sostenibile e, c'è "molto lavoro da fare" sui marchi Alfa Romeo e Maserati per aumentarne la potenzialità.
Comau, ha detto, "è un'ottima società. Dobbiamo assicurarci di non limitare la sua capacità di continuare a crescere e di continuare a creare valore, quindi per il momento stiamo supportando il top management e poi vedremo cosa succederà".