ROMA (Reuters) - L'acquisizione di una quota azionaria in Stellantis (BIT:STLAM) da parte dello Stato italiano non è attualmente in programma, secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
"Questa scelta si poteva assumere quando quattro anni fa fu realizzata Stellantis. In quel momento ci fu un dibattito in Parlamento", ha risposto il ministro nel corso di una intervista radiofonica.
"Oggi, nello stato attuale in cui c'è già una configurazione azionaria è ovvio che è fuori dall'agenda", ha detto Urso, pur ribadendo che "se l'azienda dovesse dire 'noi abbiamo assoluto bisogno' si aprirebbe un dibattito".
Urso aveva parlato della prospettiva di un acquisto di quote in Stellantis da parte dello Stato italiano lo scorso 1 febbraio, nel pieno di una escalation di polemiche sulla presenza della casa automobilistica in Italia.
La premier Giorgia Meloni ha più volte accusato il gruppo automobilistico di tenere in maggiore considerazione gli interessi della Francia rispetto a quelli italiani, descrivendo la nascita del gruppo come una "presunta" fusione che "in realtà maschera un'acquisizione francese".
Ieri però Il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha ribadito l'impegno concordato con il governo italiano di aumentare la produzione della casa automobilistica nel Paese fino a un milione di veicoli entro la fine del decennio, rispetto ai circa 750.000 dello scorso anno.
I suoi commenti sono sembrati attenuare i timori di possibili chiusure di stabilimenti in Italia, in particolare il complesso di Mirafiori a Torino e quello di Pomigliano, vicino Napoli.
(Giuseppe Fonte, in redazione Stefano Bernabei, editing Gianluca Semeraro)