MILANO (Reuters) - Stellantis (BIT:STLAM) sta valutando la possibilità di costruire fino a 150.000 veicoli elettrici (Ev) a basso costo in Italia nel suo complesso di Mirafiori a Torino, come parte dei suoi accordi con la casa automobilistica cinese Leapmotor, ha scritto Automotive News Europe.
Lo scorso ottobre la casa automobilistica franco-italiana ha acquistato una partecipazione del 21% di Leapmotor in un'operazione da 1,6 miliardi di dollari. Nell'ambito di tale accordo, i due gruppi hanno annunciato una joint-venture, in cui Stellantis avrà il 51%, con i diritti esclusivi per la produzione dei veicoli di Leapmotor al di fuori della Cina.
L'AD di Stellantis, Carlos Tavares, aveva detto in quell'occasione che le auto di Leapmotor sarebbero entrate in commercio in Europa entro un massimo di due anni.
La produzione di veicoli Leapomotor in Italia potrebbe iniziare già nel 2026 o 2027, ha detto Automotive News Europe, citando fonti a conoscenza della questione.
La scorsa settimana, rispondendo a una domanda in occasione della trimestrale, Tavares aveva detto che il gruppo potrebbe produrre le auto di Leapmotor in Italia "se fosse giustificato al business".
"Dipende da noi, dalla nostra competitività su costi e qualità. Starebbe a noi cogliere questa opportunità a un certo punto", aveva detto.
Un portavoce di Stellantis ha detto che l'azienda non ha nulla da aggiungere ai commenti fatti Tavares la scorsa settimana.
L'attuale produzione di Stellantis a Mirafiori comprende l'utilitaria 500 Bev.
Assegnare la produzione di auto Leapmotor a Mirafiori potrebbe aiutare Stellantis a raggiungere l'obiettivo, concordato con il governo italiano, di aumentare la produzione del gruppo nel Paese a un milione di veicoli entro la fine del decennio, rispetto ai 750.000 dello scorso anno.
Il gruppo ha dichiarato che il target di produzione in Italia dipende da diversi fattori, tra cui gli incentivi statali per l'acquisto di automobili, lo sviluppo di una rete per le ricariche elettriche e la riduzione dei costi energetici.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Andrea Mandalà)