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Stellantis vede 2024 turbolento dopo calo utile operativo

Pubblicato 15.02.2024, 10:39
© Reuters. Il logo Stellantis su uno schermo presso la Borsa di New York.  REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Stellantis (BIT:STLAM) prevede un anno turbolento, dopo aver registrato un calo annuo del 10% dell'utile operativo adjusted nel secondo semestre del 2023, con le attività delle tre grandi case automobilistiche di Detroit colpite dai lunghi scioperi.

Le astensioni dal lavoro in Nord America, maggior mercato del gruppo, si sono sommate a una prospettiva difficile per le case automobilistiche con una domanda globale ancora timida per i veicoli elettrici, una crescente concorrenza da parte della Cina, pressioni sostenute sui costi e ricadute delle tensioni geopolitiche.

Nel periodo luglio-dicembre l'utile operativo adjusted si è attestato a 10,2 miliardi di euro, sopra le attese degli analisti raccolte in un sondaggio Reuters di 9,54 miliardi.

Il gruppo ha detto che proporrà la distribuzione di un dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, con un aumento di circa il 16% rispetto all'anno precedente, e che implementerà un programma di buyback sul mercato pari a 3 miliardi di euro, in quello che gli analisti di Bernstein hanno definito un "incoraggiante ritorno di cassa".

Il titolo di Stellantis a Piazza Affari sale del 3,8%, raggiungendo un massimo storico di 23,68 euro.

Il margine sull'utile operativo adjusted è sceso all'11,2% nel secondo semestre, dal 12,3% dello stesso periodo del 2022.

In Nord America l'utile operativo adjusted è sceso del 16% a 5,271 miliardi di euro, con un margine in calo di 160 punti base al 13%.

Gli analisti di Bernstein hanno detto che i risultati hanno battuto il consensus sull'utile operativo e sulla generazione di cassa, ma le vaghe indicazioni per il 2024 "non aggiungono fiducia".Per il 2024 Stellantis ribadisce la guidance di un margine di utile operativo rettificato a due cifre, e un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche.

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"Questo è il nostro impegno minimo ogni anno, ci sono molti fattori di vantaggio e di svantaggio in questo numero, ma rimaniamo molto impegnati in questa prospettiva", ha detto ai giornalisti la Cfo, Natalie Knight.

PRESSIONE SUI COSTI DI PRODUZIONE

Stellantis ha detto che gli scioperi dello scorso anno sono costati al gruppo quasi 750 milioni di euro in termini di redditività e circa tre miliardi di euro in termini di ricavi.

"Sulla base dello slancio acquisito nel 2023, il management ha rilevato che una serie di fattori potrebbe creare un contesto favorevole per i ricavi nel 2024. Tra questi, evidenzia la riduzione dei vincoli nelle forniture e logistici, la stabilizzazione e la potenziale riduzione dei tassi di interesse e i vantaggi offerti dall'espansione dell’offerta di prodotti prevista dall'azienda", dice Stellantis nella nota.

Knight ha aggiunto che l'impatto a lungo termine degli scioperi per Stellantis, in termini di aumento dei costi per veicolo prodotto, sarà simile a quello registrato dai concorrenti, ma il gruppo può contare su un forte pricing power in Nord America.

"Quindi l'impatto per noi sarà certamente inferiore a quello dei nostri concorrenti", ha detto.

Ford ha detto che i nuovi accordi sindacali in Nord America le costeranno 8,8 miliardi di dollari nel lungo periodo, ovvero 900 dollari di costi aggiuntivi per veicolo entro il 2028.

Per General Motors (NYSE:GM) l'aumento dei costi di manodopera derivante dagli accordi con i sindacati Uaw e Unifor ammonterebbe a 9,3 miliardi di dollari fino al 2028.

Knight non ha fornito dati sui maggiori costi stimati per l'anno in corso e per quelli successivi.

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"Sarà sicuramente un problema minore rispetto all'impatto che abbiamo visto nel 2023, ma sarà comunque un elemento importante per noi nel 2024", ha detto.

(Andrea Mandalà, Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)

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