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Borse europee in ripresa da timori virus; Wirecard ammette l’insolvenza

Pubblicato 25.06.2020, 09:28
© Reuters.
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Di Peter Nurse

Investing.com - I mercati azionari europei cancellano le precedenti perdite questo giovedì, con una ripresa della fiducia dei consumatori in Germania che contribuisce a controbilanciare il calo della fiducia dei mercati causato dall’aumento dei casi di coronavirus negli USA e dall’abbassamento del rating sulla crescita globale da parte del Fondo Monetario Internazionale.

Alle 4:30 ET (08:30 GMT), l’indice DAX in Germania sale dello 0,8%, il francese CAC 40 dello 0,5% e l’indice britannico FTSE crolla dell’1,4%.

L’indice GfK sulla fiducia dei consumatori in Germania ha mostrato un miglioramento più significativo di quanto ci si aspettasse del sentimento della più importante economia europea, con il dato di luglio pari a -9,6, rispetto al previsto -12, con un balzo rispetto a -18,6 del mese prima.

Tuttavia, questo dato inizialmente non è riuscito a tamponare il calo della fiducia dei mercati innescato dalla notizia che il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato ulteriormente le previsioni sulla produzione globale 2020 ieri, spiegando che la pandemia di coronavirus ha causato più danni all’economia mondiale di quanto non si pensasse.

Ad alimentare le preoccupazioni ha contribuito l’impennata dei casi di coronavirus negli Stati Uniti, soprattutto negli stati in cui le restrizioni erano state allentate prima. Questo ha spinto i governatori di New York, New Jersey e Connecticut ad annunciare che i visitatori da stati con alti tassi di contagio da coronavirus dovranno mettersi in quarantena per 14 giorni al loro arrivo, aumentando i timori di nuove misure di confinamento nell’economia più grande del mondo.

Nel corso della seduta, l’attenzione si rivolgerà alla pubblicazione dei verbali dell’ultimo vertice della commissione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, il vertice durante il quale la banca ha aumentato il programma di acquisti di emergenza per la pandemia di 600 miliardi di euro.

Tra le notizie sulle compagnie, la compagnia di pagamenti tedesca Wirecard (DE:WDIG) si è arresa all’inevitabile ed ha dichiarato insolvenza, tre giorni dopo aver ammesso il buco da 2,1 miliardi di dollari nei suoi conti.

Il titolo di Lufthansa (DE:LHAG) schizza alle stelle con +14%: il principale azionista privato della compagnia, Heinz Herrmann Thiele, ha rinunciato alla sua opposizione alla proposta del governo di un salvataggio da 9 miliardi di euro per la compagnia aerea ed è stato annunciato un accordo con un sindacato che dovrebbe fargli risparmiare 500 milioni di euro all’anno.

Sempre nel settore degli aerei, la rivale easyJet (LON:EZJ) crolla del 5,4% dopo aver lanciato diritti di prelazione per 450 milioni di sterline (558 milioni di dollari) a sostegno delle sue riserve di liquidità contro la crisi del Covid-19.

Unite Group (LON:UTG) ha ottenuto 300 milioni di sterline (373 milioni di dollari) tramite un collocamento di azioni, con il titolo crollato del 2,4%.

Il titolo di Bayer (DE:BAYGN) sale dello 0,3% dopo aver accettato di pagare fino a 10,9 miliardi di dollari per chiudere decine di migliaia di cause con querelanti USA secondo cui uno dei prodotti della compagnia causerebbe il cancro, accuse che hanno portato ad una lunghissima battaglia legale.

Il greggio si indebolisce questo giovedì, proseguendo le pesanti perdite della seduta precedente, quando le scorte di greggio USA ai massimi storici hanno riacceso la paura di un esubero tra i timori che il nuovo aumento dei casi di Covid-19 peserà sulla domanda di carburante.

Il selloff di ieri si è registrato infatti quando i dati governativi USA hanno rivelato che le scorte sono aumentate di 1,4 milioni di barili, portando le scorte al massimo storico per la terza settimana di fila la scorsa settimana.

Alle 4:30 ET, i future del greggio USA scendono dello 0,9% a 37,74 dollari al barile. Il greggio di riferimento internazionale, il Brent segna -0,6% a 40,07 dollari.

Intanto, i future dell’oro vanno su dello 0,1% a 1.776,75 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD si attesta a 1,1240, giù dello 0,1%.

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