LONDRA (Reuters) - Banco Bpm (MI:PMII) e le banche britanniche Barclays (LON:BARC) e Lloyds sono state le peggiori negli stress test europei che hanno misurato la resilienza delle banche con la simulazione di shock finanziari, i cui risultati sono stati pubblicati oggi dall'Eba.
Gli analisti avevano spiegato che chi non fosse riuscito a passare lo scenario avverso con un CET fully loaded sopra il 5,5% rischiava di dover raccogliere ulteriore capitali o vendere gli asset più rischiosi.
Nessuna delle 48 banche che hanno affrontato i test è scesa sotto questo livello, ma Barclays nello scenario avverso ha mostrato un Cet fully loaded del 6,37%, Banco Bpm del 6,67% e Lloyds del 6,8%.
Ubi (MI:UBI) ha registrato invece un CET fully loaded del 7,46%.
Deutsche Bank (DE:DBKGn), che aveva inizialmente suscitato delle preoccupazioni, ha passato il test con l'8,14%.
Le banche britanniche hanno risentito in particolare della loro esposizione a crediti diversi dai prestiti garantiti, come i mutui.
L'Eba ha spiegato che lo scenario avverso ha penalizzato il capital ratio delle 48 banche testate di 395 punti base una volta applicate tutte le nuove regole, più di quanto avvenuto nei test condotti nel 2016.
Anche se questo è stato il test più duro, le banche hanno mostrato di avere un buffer di capitale iniziale più alto del passato.
"L'esito degli stress test mostra che gli sforzi portati avanti negli ultimi anni per rafforzare il capitale hanno contribuito a renderle più resilienti e a rafforzare la loro capacità di affrontare gravi shock e impatti materiali sul capitale dell'esercizio 2018", spiega Mario Quagliariello, direttore delle analisi economiche dell'Eba.
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