Investing.com – Rosso sempre più intenso per Telecom Italia nel corso della seduta post trimestrale. Il titolo TIM (MI:TLIT), infatti, arriva a cedere il 6,50% con le azioni scambiate a 0,32 euro, vicine ai minimi storici toccati a marzo subito dopo lo scoppiare del selloff da coronavirus.
Resta la delusione del mercato sui risultati del primo trimestre 2020, con i ricavi che sono diminuiti dell'11% (3,9 miliardi) e l'ebitda adjusted sceso a 1,5 miliardi e un calo dell'11,2%.
Nel corso della call tenutasi ieri, il management della società ha evidenziato come nelle ultime settimane è avvenuto un azzeramento delle perdite di linee fisse e un miglioramento delle linee mobili.
Inoltre, i vertici stando portando avanti ulteriori efficienze sui costi e sugli investimenti e la compagnia potrebbe beneficiare di una serie di iniziative governance per sostenere la connessione delle famiglie, dai voucher ai progetti per i collegamenti delle scuole, oltre che alcuni progetti specifici per portare e rafforzare la connessione nel Paese.
L'analisi degli esperti
Da Equita SIM sottolineano come siano “mancati elementi aggiuntivi per chiarire il trend strutturale dei ricavi fissi del primo trimestre e le proiezioni per il secondo”. Dalla Sim milanese hanno confermato la raccomandazione a 'buy' sul titolo, con target price a 0,47 euro, pur avendo ritoccato al ribasso le stime, ma di meno dell'1%.
“Confermiamo il 'buy' in quanto pensiamo che il business tlc possa essere tra i più resilienti in uno scenario di lento recupero dell'economia vista la domanda strutturale di connettività'', hanno spiegato da Equita, evidenziando inoltre la conferma della guidance su ebitda e free cash flow.
In particolare Equita mette in conto un ebitda di fine anno attorno a 6,2 miliardi, dei quali 5,1 miliardi realizzati in Italia (-7%). Il debito, sempre per la sim, dovrebbe scendere di 1,5 miliardi a a 18,5 miliardi dopo che andra' in porto l'operazione di cessione della quota di Inwit.
“Il management ha ribadito il forte impegno sul target di ebitda”, aggiungono questi esperti, non escludendo operazioni straordinarie all'orizzonte.
“Le chance di un'operazione di integrazione della rete fissa sono a nostro avviso aumentate, vista la chiara volontà politica a sostegno del progetto. Leggiamo in questo senso anche la notizia della volontà dei soci di Open Fiber di sostenere l'upgrade del piano di copertura di rete con nuovo equity, che consente di sedersi a un tavolo negoziale in una posizione di maggiore forza”, proseguono da Equita.
Infine, dall'istituto i ricordano che le azioni Telecom trattano con un rapporto prezzo-utili attorno a 9-10 volte e sottolineano che le risparmio, a questo punto, vantano un rendimento delle cedole che saranno staccate a giugno superiore all'8%.
Ottimista su Telecom Italia anche Jefferies, i cui esperti hanno confermato il 'buy' e il target price di 0,47 euro, pur evidenziando ricavi e ebitda inferiori al consensus, rispettivamente del 2,1% e dello 0,4%.
Mantiene la raccomandazione 'outpferform' Mediobanca (MI:MDBI) Securities, con un fair value a 0,68 euro, valore che offre un potenziale di upside di circa il 100% rispetto alle quotazioni correnti di Borsa.
Da Mediobanca hanno giudicato in linea con le attese i ricavi del primo trimestre del gruppo, apprezzando la crescita organica della generazione di cassa e mantengono la view bullish valutando positiva l'opzione di implementare un accordo sulla rete unica.