Di Mauro Speranza
Investing.com - Ancora una seduta in forte negativo per il titolo Tesla (NASDAQ:TSLA) che scende sotto i 200 dollari, con il calo di oltre il 2% che porta a oltre il 40% le perdite subite dall’inizio dell’anno.
Morgan Stanley (NYSE:MS) ha ridotto il proprio prezzo obiettivo in caso di “scenario peggiore”, portandolo al 5% del suo valore attuale, ovvero 10 dollari rispetto al precedente 79.
“La revisione del nostro scenario ribassista”, spiegano gli esperti dell’istituto, “prevede che Tesla non riesca a raggiungere le stime sui volumi in Cina di circa la metà a causa di un contesto commerciale altamente volatile nella regione”.
Guerra commerciale Usa – Cina, dunque, ma non solo. “La chiave del problema è rappresentato dall’andamento della domanda”, continua il team di analisi di Morgan Stanely guidato da Adam Jonas”. Tesla “è cresciuta troppo per riuscire a star dietro alle richieste di breve termine mettendo a dura prova i fondamentali”, concludono.
Nella giornata di ieri, inoltre, il target price di riferimento era stato abbassato anche da Wedbush Securities, portandolo a 230 dollari, rispetto ai precedenti 275.
Una situazione da “codice rosso” quella di Tesla, l’ha definita Dan Ives di Wedbush, aggiungendo di avere “grandi preoccupazioni per la traiettoria delle prospettive di crescita di Tesla”.
Secondo l’esperto, la consegna delle 63 mila vetture nel primo trimestre viene definito da Ives “un compito erculeo” a causa delle difficoltà di produzione, di consegna e le polemiche sulla gestione di Musk.
Con il futuro poco roseo, Tesla potrebbe dover cercare ulteriori 1-2 miliardi dagli investitori, aggiunge Ives, soprattutto nel caso in cui non riuscisse ad avvicinare l’obiettivo di 360 mila- 400 mila veicoli annuali, stimando che la casa automobilistica non riuscierà a superare quota 340 mila.
Nemmeno le ‘operazioni immagine’ di Musk potrebbero risollevare il gruppo. Dopo aver annunciato che esaminerà personalmente i costi, il fondatore ha cercato di far sognare prospettando un futuro da “mezzo miliardi di dollari” di valore, ben lontani dagli attuali 36 miliardi.
Tesla starebbe puntando a una diversificazione con l’obiettivo “vetture totalmente automatiche”, scenario considerato da Ives pericoloso. “Musk & Co. si stanno espandendo nelle assicurazioni, nei robotaxi e in altre avventure fantascientifiche quando la società dovrebbe invece essere focalizzata alla stregua di un raggio laser sullo sforzo di sostenere la domanda “core” per il Model 3 e sulla semplificazione del modello di business e della struttura di spese”.