CAPRI (Reuters) - Il presidente di Telecom Italia (MI:TLIT) Arnaud de Puyfontaine resta aperto all'ipotesi di separazione della rete fissa, soluzione sostenuta da alcuni esponenti del governo italiano, anche se un portavoce precisa che il tema non è in agenda.
La strategia del gruppo di tlc è al centro della scena da quando Vivendi (PA:VIV), primo azionista di TIM, ha stretto la presa sull'azienda e ha nominato AD uno dei suoi top manager. Sono di pari passo cresciute le preoccupazioni politiche in merito all'influenza di Vivendi su una società che Roma considera strategica.
De Puyfontaine, che è anche Ceo di Vivendi, è diventato presidente esecutivo di TIM alcuni mesi fa, mentre alcuni giorni fa l'ex chief convergence officer di Vivendi, Amos Genish, è stato nominato AD.
"Non ho preconcetti su nulla che riguardi TIM o su cosa faremo e come costruiremo il successo della compagnia", ha detto de Puyfontaine a chi chiedeva se la società potrebbe considerare uno spin-off della rete.
Parlando a margine dell'EY Digital Summit di Capri, il manager ha spiegato: "Sono molto pragmatico. Voglio solo fare di TIM, in quanto incumbent, una società che sia il successo e l'orgoglio dell'Italia".
Un portavoce ha in seguito precisato: "Una separazione della rete, che è e rimane strategica per Tim, non è in agenda".
Tim aveva già dichiarato il mese scorso che non ci sono piani di vendere o separare la reste fissa, l'asset di maggior valore del gruppo.
De Puyfontaine ha parlato oggi di un nuova strategia per la società su cui è al lavoro con Genish. "Potremo essere più precisi presto", ha detto.
Intorno alle 16 Telecom sale dell'1,4% contro un settore europeo in rialzo dello 0,5%.
(Agnieszka Flak)