Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo il -8% di venerdì che ha portato a nuovi minimi storici, Tim (BIT:TLIT) viaggia in area 0,1840 con un rialzo dello 0,4% con i rating di importanti case d'affari che pesano sull'ex monopolista delle tlc italiane.
Alla britannica HSBC (NYSE:HSBC) hanno deciso di rivedere la loro raccomandazione da Buy a Hold con un prezzo obiettivo invariato a 0,2 euro.
Poche ore dopo, venerdì scorso, è arrivato un'altra bocciatura sempre da Londra ma questa volta da Barclays (LON:BARC). Da Equalweight hanno declassato il titolo ad Underweight con un target price tagliato da 0,19 a 0,15 euro, quindi un potenziale di ulteriore ribasso di circa il 20% dalle attuali valutazioni.
A non convincere gli analisti è il possibile stop al progetto di rete unica, con ulteriori pressioni che arriverebbero anche dal caro-energia, i quali costi sono stati stimati a 200 milioni di euro per il 2021, a 260 milioni quest'anno, e a 350 milioni milioni nel 2023.
I piani di rete unica, ha spiegato la banca inglese in una nota, "sono messi in discussione da Fratelli d'Italia (partito favorito alle elezioni), che preferirebbe vedere una potenziale nazionalizzazione e successiva vendita della ServCo e di Tim Brasil".
Questo, per gli analisti, potrebbe far deragliare i piani del management mentre "una nazionalizzazione potrebbe offrire un'uscita anticipata alle minorities. Tutto ciò rende questo caso di investimento ancora più complesso e potrebbe ritardare la visibilità sulle modalità di ristrutturazione del gruppo, un imperativo, considerando i fondamentali dell'azienda", hanno avvertito da Barclays.