Di Mauro Speranza
Investing.com – La crisi derivata dal lockdown nel mondo e il conseguente calo del prezzo del greggio ha spinto in negativo i conti dei primi tre mesi 2020 di Saudi Aramco (SE:2222), la più grande compagnia petrolifera al mondo.
Il primo trimestre della società statale saudita, infatti, ha visto un utile netto di 16,7 miliardi di dollari, sprofondati del 25% rispetto ai 22,2 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2019.
"Non sorprende”, spiegano nella nota diffusa dalla società, “che le nostre performance finanziarie del primo trimestre abbiano subìto l'impatto degli effetti ancora in corso della pandemia globale di Covid-19 e di un prezzo del greggio più basso".
L'ebit è stato pari a 34,2 miliardi di dollari contro i 44,25 miliardi dell'analogo periodo dello scorso anno e il free cash flow è sceso a 15,021 mld.
Si tratta di "risultati senza precedenti eccezionalmente forti”, commentava il presidente Amin Nasser, i quali “dimostrano la flessibilità, la forza e la resistenza di Saudi Aramco nei cicli economici". Secondo il manager, la forza della società è data dalle azioni mirate al contenimento dei costi e a una gestione patrimoniale prudente.
Nasser ha poi annunciato 18,75 miliardi di dollari di dividendo, mentre in fase di lancio l'azienda si era impegnata a distribuire un payout di 75 miliardi l'anno per cinque anni.
"La crisi della Covid-19 è diversa da qualsiasi cosa il mondo abbia vissuto nella storia recente e ci stiamo adattando a un ambiente di business altamente complesso e in rapido cambiamento", aggiungeva Nasser nel comunicato.
Le quotazioni del petrolio
Nel frattempo, il prezzo del petrolio continua a crescere dopo che ieri la stessa Arabia Saudita ha annunciato un ulteriore taglio alla sua produzione, aggiuntivo a quello deciso nel corso dell'ultimo metting dell'Opec+.
Il petrolio WTI, infatti, supera i 25 dollari al barile, mentre il Brent supera i 32 dollari. Nella giornata di oggi sono attesi i dati sulle scorte diffusi dall'API.
Il Ministero dell'Energia saudita incaricherà Saudi Aramco, di predisporre un taglio da 1 milione di barili al giorno a partire da giugno, portando la produzione attuale di giugno scende a 7,49 milioni di barili al giorno per l'Arabia Saudita, mentre scende anche quella di maggio a 8,49 milioni di barili.