MILANO (Reuters) - UniCredit (BIT:CRDI) ha migliorato nuovamente la guidance sull'utile netto 2022 dopo aver battuto le attese con i conti del terzo trimestre, risultato il migliore da almeno un decennio.
La banca guidata da Andrea Orcel vede per il 2022 un utile netto superiore a 4,8 miliardi contro i circa 4 miliardi indicati a fine luglio.
Nei tre mesi luglio-settembre l'utile netto si è attestato a 1,7 miliardi, includendo la Russia, e a 1,3 miliardi escludendo la Russia, si legge in una nota.
Il consensus degli analisti raccolto dalla banca indicava un utile netto per il terzo trimestre intorno a 1 miliardo.
"Questo è il nostro settimo trimestre consecutivo di crescita e i migliori primi nove mesi dell'anno, da almeno un decennio", dice Orcel nella nota. "Sono fiducioso che UniCredit sia ben posizionata per affrontare qualsiasi contesto economico, garantendo una crescita di qualità, una distribuzione sostenibile del capitale e creazione di valore per i nostri stakeholder in tutta Europa".
I ricavi si sono attestati a 4,8 miliardi con un incremento annuo del 9,1% (+1% su trimestre), frutto di una dinamica positiva del margine di interesse (+9,8% su anno e stabile rispetto al trimestre precedente), e del boom dei proventi da negoziazione (+84% su anno, +8,5% su trimestre). In calo invece le commissioni (-1,2% su anno, -4,3% su trimestre).
Dal punto di vista patrimoniale la banca conferma la sua solidità con un cet1 del 15,41% a fine settembre ed esposizioni deteriorate lorde (Russia esclusa) in ulteriore calo a 13 miliardi (-1% su trimestre, -36% su anno).
Il costo del rischio è a 20 punti base e per il 2022 viene migliorata la guidance a circa 25 punti base. Nel 2023 la banca può anche sopportare un costo del rischio doppio rispetto al target senza deragliare dal piano, ha detto Orcel.
È stata ulteriormente ridotta l'esposizione cross border verso la Russia del 50% complessivamente a 3,1 miliardi circa. La banca "è impegnata a mantenere un progressivo approccio di de-risking", si legge nella nota.
Nel briefing sui conti, il Ceo ha aggiunto che nel 2022 la distribuzione di capitale sarà almeno pari a quella del 2021 e ciò dipenderà anche dalle dinamiche del quarto trimestre oltre che dal via libera di regolatori e azionisti.
(Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)