Investing.com -- “Abbiamo accumulato 10 miliardi di capitale in eccesso rispetto ai nostri target iniziali. Riconosco che siamo la sola banca che non solo non sta distribuendo l'excess capital, ma lo sta aumentando”, ha rivelato l’amministratore delegato di UniCredit SpA (BIT:CRDI), Andrea Orcel, commentando i risultati raggiunti dal gruppo nei primi 9 mesi dell’anno.
“Abbiamo detto molto chiaramente in UniCredit Unlocked che non possiamo raggiungere il 2024 senza affrontare la questione”, ha rimarcato Orcel prima di ammettere che non si sarebbe aspettato un capitale in eccesso “così elevato”. In ogni caso, se non ci dovessero essere opzioni migliori per l’utilizzo del capitale “proporrò buyback straordinari nel 2024”, ha annunciato il ceo.
Pronta la risposta dei mercati. Guardando all’indice del FTSE MIB oggi, infatti, il titolo Unicredit dopo le parole di Orcel ha superato le indecisioni della mattinata e alle 15.30 procede spedito in territorio positivo guadagnando l’1,85% rispetto ai 22,69 euro per azione della vigilia. La banca, con una capitalizzazione di mercato di 40,96 miliardi, nell’ultimo anno a Piazza Affari ha guadagnato oltre il 98%.
Durante la presentazione dei conti l’ad ha poi approfondito il tema del bilanciamento della distribuzione di capitale ai soci tra buyback e dividendo cash, sottolineando che al momento il payout cash è al 35% e a questo livello “non ha molto senso pensare ad acconti sul dividendo trimestrali”. A un certo punto, “dovremo aumentare progressivamente il payout”, ha osservato Orcel precisando che comunque non supererà il 50%. A quel punto, ha aggiunto, “potremo valutare” acconti sul dividendo e in ogni caso “siamo felici di discutere con i nostri azionisti in merito alle loro preferenze”.
Quello appena trascorso per l’ad di Piazza Gae Aulenti si è rivelato “un altro trimestre eccellente”. L’utile netto ha superato i 2,3 miliardi di euro l'EPS è cresciuto del 54% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. “Il nostro CET1 ratio del 17,2% ci offre una flessibilità operativa e strategica che pochi possono eguagliare, mentre il nostro RoTE del 18,3%, o del 23,4% sulla base di un CET1 ratio del 13%, è estremamente solido”, ha concluso Orcel.
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