Di Geoffrey Smith
Investing.com - I mercati azionari statunitensi aprono con un modesto rimbalzo questo mercoledì, recuperando circa un terzo delle perdite di ieri, con l’intensificarsi della guerra in Ucraina.
Una ripresa più vigorosa è stata limitata dalle impennate dei prezzi di petrolio, gas e materie prime agricole nei timori per la disponibilità delle esportazioni russe. Questo rischia di fomentare un già preoccupante trend inflazionario sui mercati globali, non da ultimo negli Stati Uniti.
Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell nei suoi commenti preparati al Congresso ha ribadito che l’inflazione è troppo alta e che dovrebbe restare sopra l’obiettivo per più tempo di quanto non si pensasse. E dunque ha confermato che il primo aumento in quattro anni è probabile questo mese, seguito dall’inizio delle vendite dal portafoglio di bond della Fed. Powell ha dichiarato che è troppo presto per giudicare l’impatto a medio termine sull’economia statunitense derivante dall’invasione russa e dalla relativa risposta dell’Occidente.
Il suo collega nella commissione della Fed, il Presidente della Fed di St. Louis James Bullard, è stato invece più diretto, affermando che gli effetti sull’economia statunitense saranno minori rispetto a quella europea e che la Fed dovrà inasprire la politica rapidamente.
Alle 9:40 ET (14:40 GMT), l’indice Dow Jones Industrial Average sale di 210 punti o dello 0,6% a 33.505 punti, mentre l’S&P 500 va su dello 0,8% ed il Nasdaq Composite segna +0,4%.
Sono intanto arrivate ulteriori prove che il mercato del lavoro statunitense sta uscendo dall’ondata invernale del Covid-19: l’agenzia di elaborazione buste paga ADP ha riportato che 475.000 persone sono state assunte dal settore privato nel mese terminato a metà febbraio. Si tratta di 100.000 in più del previsto.