Di Peter Nurse
Investing.com - Titoli azionari sotto i riflettori negli scambi pre-market di questo martedì 26 luglio.
- Walmart (NYSE:WMT) crolla del 9,6%: il colosso della distribuzione ha tagliato le stime sui profitti per l’intero anno fiscale di ben il 13%.
- General Electric (NYSE:GE) rimbalza del 3,9% dopo aver battuto le aspettative sul secondo trimestre, grazie alla ripresa della domanda dal settore aerospaziale.
- Il titolo McDonald’s (NYSE:MCD) sale dello 0,2% sulla scia delle vendite comparabili trimestrali migliori del previsto, grazie alla stabile domanda online, ai nuovi lanci di prodotti ed ai prezzi più alti.
- Coca-Cola (NYSE:KO) segna +1,3% sull’aumento delle stime sulla crescita dei ricavi per l’intero anno fiscale, con la domanda per le sue bibite che resiste malgrado gli aumenti dei prezzi per compensare l’inflazione.
- General Motors (NYSE:GM) segna -1,6%: il colosso delle auto ha reso noto che si prepara ad un potenziale rallentamento economico tagliando le spese e limitando le assunzioni. Ha confermato le stime sui profitti per l’intero anno fiscale, citando un previsto aumento della domanda.
- Amazon (NASDAQ:AMZN) crolla del 3,5% dopo aver annunciato un aumento delle tariffe per il servizio di consegne e streaming Prime in Europa fino al 43% all’anno, contro i costi più alti.
- Il titolo 3M Company (NYSE:MMM) segna un’impennata del 6,1% sull’annuncio dello spin off della divisione sanitaria, di cui manterrà una partecipazione del 19,9%.
- Whirlpool (NYSE:WHR) sale dell’1,4% dopo aver tagliato meno del previsto le stime sugli utili per l’intero anno fiscale.
- Le ADR di Alibaba (NYSE:BABA) schizzano del 3,8%: il colosso del tech cinese ha annunciato che richiederà la quotazione primaria ad Hong Kong mantenendo anche quella statunitense, diventando la prima grande azienda ad approfittare del cambiamento delle norme nell’hub finanziario asiatico.
- Coinbase (NASDAQ:COIN) crolla del 5,2% sulla notizia di Bloomberg che la U.S. Securities and Exchange Commission starebbe indagando per capire se la piattaforma di trading delle cripto abbia erroneamente lasciato gli americani scambiare asset digitali che sarebbero dovuti essere registrati come titoli.
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