Investing.com -- WeWork Inc (NYSE:WE), il gigante degli uffici di coworking, ha presentato oggi istanza di fallimento, facendo ricorso al chapter 11 del codice fallimentare statunitense, la procedura di protezione dai creditori.
La società, specializzata nell’offrire spazi condivisi per lavorare, ha annunciato in un comunicato di aver avviato una riorganizzazione completa “per rafforzare la struttura del capitale e le prestazioni finanziarie e posizionare al meglio la società per il successo futuro”.
L’accordo di ristrutturazione del debito è stato stipulato con i detentori che rappresentano circa il 92% delle sue obbligazioni garantite e l’istanza di fallimento riguarda solo le sedi negli Stati Uniti e in Canada.
Durante il periodo di ristrutturazione, “WeWork razionalizzerà ulteriormente il suo portafoglio di locazione di uffici commerciali, concentrandosi al contempo sulla continuità aziendale e sulla fornitura dei migliori servizi ai suoi membri, mentre le operazioni globali dovrebbero continuare come di consueto”.
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La parabola WeWork
“È giunto il momento di dare slancio al futuro, affrontando in maniera decisa i nostri contratti di locazione in essere per migliorare notevolmente il nostro bilancio”, ha commentato il ceo di WeWork David Tolley. “Abbiamo definito un nuovo modo di lavorare e questi passi ci permetteranno di rimanere il leader mondiale del lavoro flessibile. Sono profondamente grato per il sostegno dei nostri stakeholder mentre lavoriamo insieme per rafforzare il capitale e accelerare questo processo attraverso l'accordo di ristrutturazione”.
La società aveva rivelato le difficoltà già nel bilancio di metà 2023, ammettendo che “l'eccesso di offerta nel settore immobiliare commerciale, la crescente concorrenza negli spazi flessibili e la volatilità macroeconomica hanno portato a una domanda più debole del previsto”.
Eppure, solo qualche anno fa l’azienda sostenuta da SoftBank era quella che possedeva il maggior numero di uffici a Manhattan. Valutata 47 miliardi nel 2019, i problemi si sono accumulati dal 2021, quando è arrivata la quotazione in Borsa per un valore di 8 miliardi di dollari, per poi dilagare negli ultimi 2 anni.
Se nel maggio di due anni fa le azioni di WeWork avevano sfiorato quota 500 dollari, dopo che la scorsa settimana sono circolate voci sull’imminente fallimento, sono calate di oltre il 50% in una seduta, sprofondando fino agli 0,83 dollari di venerdì. Nell’ultimo anno il titolo dell’azienda newyorkese ha perso oltre il 99% a Wall Street per poi venire sospeso nella seduta di ieri.
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