BERLINO (Reuters) - Una futura Superlega europea potrebbe includere fino a 80 squadre.
Lo ha detto Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports Management, società costituita per sponsorizzare e partecipare alla creazione di una competizione europea di calcio indipendente.
In una nota che delinea i risultati preliminari dei colloqui tenuti da A22 con 50 club europei e stakeholder del calcio, la società dice che il cambiamento è necessario.
"La stragrande maggioranza di loro condivide la valutazione che le fondamenta stesse del calcio europeo sono a rischio ed è giunto il momento di cambiare", spiega A22.
"Il feedback suggerisce un campionato di calcio europeo aperto, basato esclusivamente sul merito sportivo, multidivisionale con 60-80 club e un minimo di 14 partite europee garantite per club".
Real Madrid, Barcellona e Juventus (BIT:JUVE) sono stati tra i 12 club che hanno annunciato la creazione di una Superlega separata nell'aprile dello scorso anno. Ma l'iniziativa è naufragata nel giro di 48 ore dopo che una protesta di tifosi, governi e giocatori ha costretto Manchester United, Liverpool, Manchester City, Chelsea, Tottenham Hotspur, Arsenal, Milan, Inter e Atletico Madrid a tirarsi fuori.
Sono così rimasti soltanto Real, Barcellona e Juventus. L'Esl si è rivolta a un tribunale spagnolo, che successivamente ha chiesto indicazioni alla Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue).
"Il nostro obiettivo è quello di presentare un progetto sportivo sostenibile per le competizioni europee tra i club, disponibile almeno per tutti i 27 Stati membri della Ue, il prima possibile dopo il ricevimento della sentenza", ha detto Reichart.
"I problemi sono chiari e bisogna agire per il bene dei tifosi, dei giocatori e dei club", ha aggiunto.
A22 ha detto che dalle discussioni sono emersi 10 principi, tra cui il miglioramento della competitività, della sostenibilità finanziaria e dell'esperienza dei tifosi.
La causa in corso verte a chiarire se gli statuti dell'Uefa e della Fifa, che consentono di bloccare gli eventi rivali e di impedire la partecipazione a club e giocatori, siano conformi alle regole di concorrenza Ue.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)