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Coronavirus, in Spagna e Austria ritorno parziale alla normalità dopo lockdown

Pubblicato 14.04.2020, 14:14
© Reuters. Un operatore a lavoro in seguito alla riapertura parziale delle attività in Austria, 14 aprile 2020

di Paola Luelmo e Estelle Shirbon

MADRID/LONDRA (Reuters) - Spagna e Austria hanno concesso un parziale ritorno al lavoro dopo le vacanze di Pasqua, mentre Gran Bretagna, Francia e India hanno esteso le misure di lockdown per cercare di porre freno all'epidemia di coronavirus, la peggiore pandemia su scala globale vista in un secolo.

Quasi 2 milioni di persone in tutto il mondo sono state contagiate e oltre 119.200 sono morte, secondo un conteggio Reuters su dati ufficiali.

La Commissione europea ha ripetutamente invitato ad adottare un approccio comune nella Ue nella lotta alla malattia, ma i 27 membri del blocco hanno avanzato misure diverse in quanto a tempistica e portata.

In Spagna, le restrizioni hanno contribuito a rallentare un tasso di mortalità in crescita vertiginosa che ha raggiunto l'apice all'inizio di aprile. Il bilancio delle vittime di coronavirus è salito a 567 nelle ultime 24 ore rispetto ai 517 confermati ieri, sebbene il paese abbia registrato il più basso aumento di nuovi casi di contagio dal 18 marzo. Il numero totale dei decessi si è portato a 18.056.

Ma alcuni lavoratori spagnoli hanno espresso timori che l'allentamento delle restrizioni possa innescare una nuova ondata di casi.

"Avrei preferito aspettare altri 15 giorni confinato a casa o almeno un'altra settimana e poi tornare", lamenta Carlos Mogorron, un ingegnere di 27 anni dell'Estremadura, nella parte occidentale della Spagna.

Alcune attività, tra cui edilizia e manifattura, sono state autorizzate a riaprire, ma il ministro della Sanità Salvador Illa ha affermato che la Spagna rimarrà in lockdown. Negozi, bar e spazi pubblici resteranno chiusi almeno fino al 26 aprile.

Migliaia di negozi in tutta l'Austria hanno riaperto i battenti oggi, ma il governo ha dichiarato che il Paese "non è ancora fuori pericolo".

L'Austria si è attivata nelle prime fasi dell'epidemia per chiudere scuole, bar, teatri, ristoranti, negozi non essenziali e altri luoghi di ritrovo circa quattro settimane fa. Ha inoltre detto ai cittadini di rimanere a casa e lavorare da lì, se possibile.

Il Paese ha registrato un totale di 368 morti, bilancio inferiore rispetto a quello che alcuni paesi europei più grandi hanno sofferto ogni giorno. L'aumento giornaliero dei casi confermati è basso in termini percentuali e i ricoveri si sono stabilizzati.

In Inghilterra, il bilancio delle vittime negli ospedali è salito ieri a 11.329 e il segretario agli affari esteri Dominic Raab ha annunciato che non ci sarà alcun allentamento delle misure di lockdown quando verranno esaminate questa settimana. Secondo il quotidiano Times tali misure saranno prolungate almeno fino al 7 maggio.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha esteso ieri un lockdown effettivo fino all'11 maggio, specificando che la situazione di tensione negli ospedali di Parigi e della Francia orientale implica che potrebbe non esserci alcuna attenuazione delle restrizioni nel paese.

L'India, il secondo paese più popoloso al mondo dopo la Cina, ha prorogato il lockdown a livello nazionale fino al 3 maggio, con il numero di casi di coronavirus che supera quota 10.000.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che inizialmente aveva minimizzato la gravità della malattia e poi previsto un ritorno alla normalità dopo Pasqua, ha difeso ieri la sua risposta all'emergenza coronavirus.

Dieci governatori statunitensi delle coste Est e Ovest hanno unito le forze in due patti territoriali per il coordinamento della riapertura graduale delle attività con la crisi coronavirus che sembra finalmente scemare.

© Reuters. Un operatore a lavoro in seguito alla riapertura parziale delle attività in Austria, 14 aprile 2020

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