MILANO (Reuters) - Continua il miglioramento di tutti i parametri di riferimento relativi alla diffusione del Covid in Italia, con l'ulteriore calo dell'incidenza settimanale di casi, dell'indice di trasmissibilità e la diminuzione dei ricoveri ospedalieri.
È la sintesi dei dati alla valutazione della cabina di regia che prepara il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità-ministero della Salute per la settimana dal 6 al 12 settembre.
Quattro regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato. Le restanti 17 restano classificate a rischio basso.
La conferma del trend del miglioramento dei dati arriva il giorno dopo l'approvazione del decreto legge con cui il governo ha esteso l'obbligo di green pass a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, dipendenti e autonomi.
La misura tuttavia, come hanno detto ieri sera in conferenza stampa i ministri della Pubblica Amministrazione e del Lavoro Renato Brunetta e Andrea Orlando, è legata alla necessità di evitare eventuali possibili chiusure e interruzioni alla ripresa economica in Italia, e non a fronteggiare una situazione in peggioramento.
L'incidenza settimanale scende a 54 casi per 100.000 abitanti, dai 64 su 100.000 della settimana precedente. Il dato si avvicina alla soglia di 50 casi per 100.000 che consentirebbe identificazione e tracciamento.
"L'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,83–0,95), al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente (0,92)", dice la nota.
L'Rt è l'indice che dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo, in questo caso in una settimana.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 6,1% (precedente 6,2%), quello in aree mediche al 7,2% (precedente 7,4%). Entrambi i dati restano molto al di sotto della soglia critica di occupazione, fissata al 30%.
"Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità", si legge nel comunicato.
A oggi ha completato il ciclo vaccinale il 75,23% della popolazione italiana oltre i 12 anni di età, secondo i dati del sito del governo.
(Emilio Parodi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)