MOSCA/KIEV (Reuters) - Un drone ucraino ha causato un incendio in una raffineria di petrolio nel sud della Russia e i bombardamenti hanno colpito una città vicino al confine per la terza volta in una settimana, danneggiando edifici e veicoli e ferendo quattro persone, in base a quanto comunicato da funzionari russi.
Un giorno dopo che Mosca ha accusato l'Ucraina di aver inviato droni per attaccare edifici a Mosca, l'artiglieria ucraina ha colpito la città russa di Shebekino a circa 7 chilometri a nord del confine con la regione ucraina di Kharkiv, ha detto il governatore regionale Vyacheslav Gladkov su Telegram.
Due persone sono state ricoverate in ospedale e i bombardamenti hanno distrutto le finestre e danneggiato i tetti di un edificio di otto piani, di quattro case, di una scuola e di altri luoghi.
Il governatore della regione meridionale russa di Krasnodar ha detto che un drone è la probabile causa dell'incendio scoppiato nella raffineria di petrolio Afipsky.
L'incendio è stato domato rapidamente e non ci sono state vittime, ha detto il governatore Veniamin Kondratyev su Telegram. La raffineria di Afipsky non è lontana dal porto di Novorossiisk sul Mar Nero, vicino a un'altra raffineria che è stata attaccata più volte questo mese.
Non ci sono al momento informazioni su chi abbia lanciato il drone, anche se Mosca ha accusato Kiev di aver aumentato gli attacchi all'interno della Russia nelle ultime settimane, mentre la Russia ha ripetutamente bombardato le città ucraine con droni e missili.
Reuters non ha potuto verificare in modo indipendente i resoconti.
I cieli sopra l'Ucraina sono stati relativamente tranquilli ieri sera, senza che siano stati segnalati raid aerei di rilievo. Si contano quattro feriti e una vittima in seguito agli attacchi dei droni russi a Kiev avvenuti ieri, secondo i funzionari ucraini.
Gli attacchi all'interno della Russia giungono nel momento in cui Kiev prepara una controffensiva per respingere le forze russe dal territorio che hanno occupato dopo il lancio di un'invasione su larga scala dell'Ucraina a febbraio 2022.
L'Ucraina non rivendica quasi mai pubblicamente la responsabilità di attacchi in Russia o nei territori controllati dai russi in Ucraina.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)