PARIGI (Reuters) - La Francia si prepara a evacuare centinaia di cittadini francesi ed europei dal Niger, dopo che ieri i vicini Paesi del Mali e Burkina Faso hanno avvertito che qualsiasi intervento esterno per ripristinare il governo deposto sarebbe stato interpretato come una dichiarazione di guerra.
Mercoledì scorso una giunta militare ha rovesciato il presidente nigerino Mohamed Bazoum, eletto democraticamente, e il suo governo. Questo è il settimo colpo di stato militare in meno di tre anni in Africa occidentale e centrale.
Domenica il blocco della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ha minacciato di usare la forza per reinsediare Bazoum se le forze insorte non lo avessero fatto entro una settimana, mentre Mali e Burkina Faso - anch'essi governati da giunte militari - hanno fatto sapere che sarebbero intervenuti in difesa del Niger.
Con il rischio di un'escalation del conflitto, la Spagna si sta preparando a evacuare più di 70 cittadini per via aerea e anche l'Italia ha detto che organizzerà un volo di rimpatrio. La Germania ha esortato i suoi cittadini a unirsi ai voli francesi.
Il colpo di Stato ha provocato tumulti in tutta la regione del Sahel, che sta combattendo un'insurrezione di militanti islamisti e dove il Niger era considerato finora l'alleato dell'Occidente più stabile.
I recenti colpi di Stato nella regione sono avvenuti in un clima crescente di sentimenti anti-francesi, con la popolazione locale che vorrebbe che l'ex potenza coloniale cessasse di intervenire negli affari interni, chiedendo invece una partnership con la Russia.
I nuovi leader militari del Niger hanno arrestato politici di alto livello e hanno messo in guardia contro qualsiasi tentativo straniero di liberare Bazoum, che è ancora rinchiuso nel suo palazzo.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Francesca Piscioneri)