VARSAVIA (Reuters) - La Corte Costituzionale polacca ha stabilito che alcuni articoli dei trattati dell'Unione europea sono incostituzionali nel Paese, mettendo in discussione un principio chiave dell'integrazione europea.
Il governo nazionalista del partito Diritto e Giustizia è coinvolto in una serie di controversie con la Ue su questioni che vanno dalla giustizia e la libertà dei media ai diritti Lgbt. Il caso in esame si riferisce alle modifiche apportate al sistema giudiziario del Paese.
"Il primato del diritto costituzionale sulle altre fonti di diritto deriva direttamente dalla Costituzione della Repubblica di Polonia", ha scritto su Twitter il portavoce del governo, Piotr Muller.
"Oggi (ancora una volta) questo è stato chiaramente confermato dalla Corte Costituzionale".
I critici di tale approccio hanno avvertito che sfidare la supremazia del diritto europeo non solo mette a repentaglio il futuro a lungo termine della Polonia nell'Unione, ma anche la stabilità del blocco stesso.
La Corte ha iniziato ad esaminare il caso a luglio, ma lo aveva già rinviato quattro volte prima della seduta di oggi. Alcuni critici dicono che i ritardi potrebbero essere stati finalizzati a fare pressione su Bruxelles affinché accetti il Piano nazionale di risanamento di Varsavia.
La Ue ha accusato il governo di aver politicizzato i tribunali polacchi, compresa la Corte Costituzionale.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)