ISTANBUL (Reuters) - Tayyip Erdogan ha vinto la più grande sfida elettorale che ha dovuto affrontare in quindici anni, ottenendo i poteri esecutivi che ha a lungo desiderato ed estendendo il suo controllo sugli 81 milioni di turchi fino almeno al 2023.
Erdogan ha annunciato la vittoria del suo partito AK domenica sera sia nelle elezioni presidenziali sia in quelle parlamentari, superando un'opposizione rivitalizzata che nelle ultime settimane aveva guadagnato una forza considerevole e sembrava in grado di capovolgere la situazione.
Il presidente uscente ha raccolto il 52,5% nella corsa presidenziale, con il 99% delle schede scrutinate. Il suo partito AK ha ricevuto il 42,5% dei consensi nelle elezioni parlamentari ed è stato sostenuto dai suoi alleati nazionalisti, che hanno superato le aspettative e ottenendo l'11% dei voti.
"È fuori questione per noi tornare da dove abbiamo fatto avanzare il nostro Paese sul piano democratico e economico", ha dichiarato Erdogan in una conferenza domenica.
Anadolu, l'agenzia stampa statale, ha reso noto che, sulla base di risultati non ufficiali, l'AK e i suoi alleati MHP avranno insieme 343 parlamentari sui 600 totali, 293 per l'AKP e 50 per i nazionalisti.
Il principale partito di opposizione ne avrà 146, l'Hdp filocurdo 67 e l'Iyi dei nazionalisti separatisti 44.
L'opposizione ha dichiarato domenica sera che era ancora troppo presto per concedere la disfatta. Il principale candidato d'opposizione, l'agguerrito ex professore Muharrem Ince, ha raggiunto quasi il 31%.