ASTANA, KAZAKISTAN (Reuters) - Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Asia centrale per incontrare i funzionari delle cinque ex repubbliche sovietiche dopo il primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
La visita di Blinken alle capitali del Kazakistan e dell'Uzbekistan è la sua prima nella regione come diplomatico di punta dell'amministrazione Biden.
Il viaggio arriva a pochi giorni dall'anniversario dell'invasione dell'Ucraina, che ha messo alla prova l'influenza di Mosca in una regione che comprende anche Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan.
I leader della regione sono stati incoraggiati a opporsi alla Russia, dato che Mosca guarda ai loro mercati e alle loro rotte commerciali nel tentativo di aggirare le sanzioni occidentali.
Blinken incontrerà oggi i ministri degli Esteri dei cinque Stati dell'Asia centrale ad Astana, prima di recarsi a Tashkent, in Uzbekistan.
I funzionari statunitensi affermano che l'amministrazione Biden ha intensificato l'impegno con la regione nel tentativo di dimostrare i benefici della cooperazione statunitense a una regione che deve affrontare le ricadute economiche del conflitto a ovest.
Ad Astana, Blinken ha detto al ministro degli Esteri Mukhtar Tileuberdi che Washington sostiene la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale del Kazakistan, che ha ottenuto l'indipendenza da Mosca nel 1991.
"A volte ci limitiamo a pronunciare queste parole, ma in realtà hanno un significato reale e ovviamente sappiamo che in questo particolare momento hanno una risonanza ancora più forte del solito", ha detto Blinken, in riferimento all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, un'altra ex repubblica sovietica.
Blinken incontrerà anche il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev, che è stato rieletto con una maggioranza schiacciante a novembre e ha criticato pubblicamente le rivendicazioni territoriali del presidente russo Vladimir Putin in Ucraina.
La Russia e il Kazakistan condividono il confine terrestre continuo più lungo del mondo, suscitando la preoccupazione di alcuni kazaki per la sicurezza di un paese con la seconda popolazione etnica russa più numerosa tra le repubbliche ex-sovietiche, dopo l'Ucraina.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)