(Reuters) - Il presidente Vladimir Putin ha ottenuto una vittoria schiacciante nelle elezioni russe di ieri e si appresta a iniziare un nuovo mandato di sei anni.
12,40 - Il leader nordcoreano Kim Jong Un si è congratulato con il presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione, affermando che Pyongyang collaborerà con lui per sviluppare ulteriormente le relazioni bilaterali.
12,05 - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non si congratulerà con il presidente russo Vladimir Putin per la sua rielezione in un voto considerato da Berlino né libero né equo, ha detto un portavoce del governo tedesco.
"Il risultato è stato predeterminato", ha detto il portavoce a una conferenza stampa del governo a Berlino, riferendosi alla Russia come a una dittatura.
11,40 - Il Cremlino ha detto che la rielezione di Vladimir Putin ha dimostrato che il popolo russo si è rinsaldato attorno al suo presidente e che Mosca non è interessata alle critiche di Washington, dato che gli Stati Uniti sono di fatto in guerra con la Russia in Ucraina.
La vittoria di Putin "è la conferma più eloquente del livello di sostegno della popolazione del Paese al presidente e del consolidamento attorno a lui", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
10,50 - Le elezioni in Russia non sono state libere ed eque e si sono basate su repressione e intimidazione, ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Josep Borrell.
Borrell ha aggiunto che i 27 Paesi Ue rilasceranno in giornata una dichiarazione congiunta sulle elezioni.
10,30 - La Cina si è congratulata con Vladimir Putin per la vittoria e ha detto che le relazioni strategiche tra i due Paesi continueranno a rafforzarsi.
8,00 - Putin ha ottenuto l'87,8% dei voti, il maggior risultato di sempre nella storia post-sovietica della Russia, secondo un exit poll della Fondazione per l'opinione pubblica (Fom). Il Centro russo di ricerca sull'opinione pubblica (Vciom) ha dato a Putin l'87%. I primi risultati ufficiali indicano che i sondaggi sono accurati. Stati Uniti, Germania, Regno Unito e altre nazioni hanno detto che il voto non è stato né libero né equo a causa dell'incarcerazione degli oppositori politici e della censura.
(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Roma/Milano)