Le borse statunitensi hanno chiuso contrastate questo venerdì, con il secondo calo settimanale dei principali indici, tra Federal Reserve più aggressiva e rendimenti dei Titoli del Tesoro in salita.
Il rendimento dei decennali USA a 10 anni è schizzato di quasi 30 punti base sulla settimana, chiudendo al massimo di tre anni del 2,7%, dopo il rilascio de i verbali del FOMC dopo il vertice del mese scorso.
Sebbene il prossimo venerdì i mercati USA saranno chiusi per il Venerdì Santo, questa settimana si prospetta piuttosto intesa, visto l’inizio della stagione degli utili di Wall Street, che partirà con nomi del calibro di JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Citigroup (NYSE:C), Wells Fargo (NYSE:WFC), Goldman Sachs (NYSE:GS) e Morgan Stanley (NYSE:MS), and Delta Air Lines (NYSE:DAL).
Ci saranno anche dati economici in agenda, tra cui i dati sull’indice dei prezzi al consumo ed i dati sulle vendite al dettaglio.
Detto ciò, abbiamo selezionato un titolo che sarà richiesto probabilmente questa settimana ed un altro che potrebbe vedere dei ribassi, ma ricordiamoci che parliamo solo di questa settimana.
Titolo da acquistare: UnitedHealth Group
Le azioni di UnitedHealth Group (NYSE:UNH) potrebbero vedere un maggiore interesse per il loro acquisto in quanto il maggiore gruppo assicurativo statunitense dovrebbe rilasciare utili positivi per il Q1, previsti prima dell’apertura di giovedì 14 aprile.
Si prevedono utili per azione da 5,36 dollari, in salita dell’1% rispetto all’EPS di 5,31 dollari di un anno fa.
Secondo InvestingPro+, l’azienda con sede a Minnetonka, in Minnesota, le cui azioni sono schizzate ai massimi storici venerdì, hanno superato le stime di Wall Street per ben 33 trimestri consecutivi, dal Q1 del 2014.
Per il fatturato si prevede un aumento del 12% su base annua a 78,7 miliardi, grazie alle nuove sottoscrizioni Medicare Advantage. Se confermato, le vendite trimestrali di UnitedHealth segnerebbero il massimo storico mai registrato.
Fonte: InvestingPro
Gli investitori sperano dunque che la gestione di UNH mantenga la sua visione ottimistica per quanto riguarda le sue previsioni per l’intero anno fiscale 2022, poiché la società diversificata nel settore sanitario continua a beneficiare delle tendenze favorevoli dei consumatori nel contesto attuale.
Le azioni UNH sono salite del 6,5% la scorsa settimana segnando il maggiore rialzo settimanale dal novembre 2020 e hanno chiuso la sessione di venerdì a un picco storico di 548,97 dollari. Alle valutazioni attuali, UnitedHealth ha una capitalizzazione di mercato di circa 513,7 miliardi di dollari, il che lo rende il nome più grande nel settore dell’assistenza gestita e la nona società di maggior valore scambiata alla borsa statunitense.
Nonostante l’andamento del mercato, le azioni UNH sono salite dell’8,7% dall’inizio dell’anno, superando facilmente i ritorni di Dow Jones Industrial Average e S&P 500 nello stesso lasso di tempo.
Oltre ai fondamentali positivi, anche il sentimento sul leader del mercato è migliorato di recente, mentre gli investitori abbandonano i titoli tecnologici non redditizi con valutazioni elevate e si buttano sui titolo value con guadagni stabili a causa dei timori crescenti su una possibile recessione causata dall’inasprimento aggressivo della Fed.
Fonte: InvestingPro
Titolo da vendere: NIO
Per le azioni NIO (NYSE:NIO) di prevede un’altra settimana impegnativa, con una possibile rivisitazione dei recenti minimi all’orizzonte, mentre gli investitori reagiscono a una serie di sviluppi negativi che hanno colpito il maggiore produttore di auto elettriche in Cina.
Fonte: InvestingPro
L’ultima cattiva notizia è giunta quanto l’azienda ha annunciato la sospensione della produzione fino a data da destinarsi dello stabilimento di Hefei, nella provincia di Anhui, a causa delle misure drastiche cinesi per contenere la nuova ondata di COVID che hanno bloccato le produzioni dei partner. Detto ciò, ci aspettiamo che il trend verso il basso di NIO continui nei prossimi giorni.
Fonte: Investing.com
NIO è crollato al minimo dal 2020 di 13,01 il 15 marzo ed ha chiuso a 20,00 dollari venerdì, per una capitalizzazione di mercato da 33 miliardi.
Ai livelli attuali NIO è in calo di quasi il 37% dall’inizio del 2022 e del 47,5% negli ultimi 12 mesi, in linea con ritorni comparabili di rivali interni come Xpeng (NYSE:XPEV) e Li Auto (NASDAQ:LI), nonché gli altri produttori mondiali come Tesla (NASDAQ:TSLA), Toyota (NYSE:TM), Ford (NYSE:F) e GM (NYSE:GM).
Ancora più preoccupante, le azioni NIO sono scese di circa il 70% da quando hanno toccato il record di 66,99 a gennaio 2021, per via di un aggressiva rivalutazione in tutto il settore EV.
Fonte: InvestingPro