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4 motivi per cui l’euro è crollato dopo le parole della BCE

Pubblicato 23.04.2021, 10:48
EUR/USD
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 22 aprile 2021

 Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

L’euro è colato a picco contro il dollaro USA dopo l’annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Su base tecnica, il cambio EUR/USD ha respinto la SMA su 100 giorni, un importante punto di inflessione per la valuta. Non essendo riuscito a superare questo livello chiave negli ultimi quattro giorni, il rischio è di un calo maggiore verso 1,19. Su base fondamentale, non si prevedevano variazioni dalla BCE e non ce ne sono state, ma è chiaro che la banca centrale ha deluso.

Alla luce della ripresa in corso negli USA e del tapering della Banca del Canada, gli investitori speravano in qualcosa di più. Invece la Presidente della BCE Christine Lagarde ha sottolineato i timori per le prospettive a breve termine, ha affermato che la BCE non è la BoC ed ha fornito pochi dettagli sulle prossime mosse. Al contrario della zona euro, il Canada riesce ad offrire un forte stimolo fiscale, mentre i paesi in Europa faticano a coordinarsi su qualsiasi tipo di risposta fiscale. Il Canada inoltre trae vantaggio più velocemente dalla ripresa statunitense.

Quando mancano sette settimane al prossimo vertice di politica monetaria, la banca centrale ha deciso di stare a guardare e lasciare i mercati sulle spine. Quello di giugno è un vertice importantissimo, perché la BCE aggiornerà le sue proiezioni economiche e, considerato quanto tempo manca, non ha voluto promettere dei cambiamenti finché non sarà chiaro che si sono compiuti dei progressi. Circolano voci secondo cui la lista di priorità per le vaccinazioni in Germania potrebbe essere eliminata a maggio, il che significa che le vaccinazioni saranno disponibili per tutti. Se dovesse essere vero e paesi come Francia, Spagna ed Italia offrissero vaccini per tutti coloro che vorranno farli prima del prossimo vertice della BCE a giugno, allora il quadro diventerebbe molto più chiaro. Per allora le restrizioni dovrebbero essere allentate e l’attività economica dovrebbe cominciare a normalizzarsi, consentendo alla banca centrale di iniziare a parlare di un tapering degli acquisti di asset.

Anche la domanda di dollaro USA ha contribuito alla mossa, con le richieste di disoccupazione scese a nuovi minimi della pandemia ed il biglietto verde scambiato in netto rialzo. Le vendite di case esistenti sono inaspettatamente crollate, ma non è stata una vera e propria sorpresa, dato l’aumento dei tassi dei mutui.

In breve, ecco i quattro motivi per cui la coppia EUR/USD è crollata dopo le parole della BCE:

1. Sul breve termine, la BCE vede ancora delle prospettive su cui incombe l’incertezza
2. La BCE ha confermato la politica accomodante
3. La BCE non è riuscita a dare indicazioni sulle prossime mosse e non ha menzionato eventuali piani di modifica del PEPP
4. Nuovi minimi della pandemia per le richieste di disoccupazione USA

Guardando al futuro, il dollaro USA potrebbe restare richiesto, mantenendo il cambio EUR/USD sotto pressione in vista dell’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve di mercoledì prossimo. Con i titoli che oscillano vicino ai massimi storici e la ripresa che prende slancio, la banca centrale dovrebbe essere più fiduciosa ed ottimista. Tuttavia, avremo un altro importante dato della zona euro prima che si chiuda la settimana, che potrebbe innescare forti movimenti del cambio EUR/USD: i report sull’indice PMI di aprile. Le diffuse restrizioni e la cautela di Lagarde suggeriscono rischi ribassisti che potrebbero essere in linea con il recente calo della fiducia degli investitori in Germania (ZEW). Con il cambio EUR/USD già in calo, dei dati PMI deboli potrebbero far crollare la coppia sotto 1,20.

Sotto i riflettori anche la sterlina nella giornata di venerdì, tra le vendite al dettaglio ed i report sull’indice PMI del Regno Unito. Al contrario della zona euro, si prevedono dati più incoraggianti, con il paese che prosegue sulla via della ripresa. Sebbene la sterlina abbia continuato a scendere contro il biglietto verde per il terzo giorno di trading consecutivo ed abbia avuto una performance inferiore all’EUR, dal punto di vista dei fondamentali le prospettive sono rosee.

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