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4 segnali che titoli da dividendo come Procter & Gamble sono vicini a un calo

Pubblicato 19.03.2019, 12:21
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

di Charley Blaine

In tutto il clamore sugli straordinari guadagni del mercato azionario di quest’anno, nonché sull’impennata di oltre il 20% dal fondo del 24 dicembre, sembra essersi persa l’idea di quanto i titoli azionari da difesa, a entrata fissa, possano continuare a schizzare.

Procter & Gamble (NYSE:PG) ed altri titoli simili hanno segnato un bel rimbalzo. Il titolo di P&G è schizzato di oltre il 16% da Natale e di oltre il 40% dal fondo del maggio 2018. Il titolo ha segnato ben 14 massimi di 52 settimane dal 1° febbraio dopo un report sugli utili rialzista pubblicato a gennaio. Le azioni del colosso dei beni di consumo sono al momento scambiate vicino all’apice del loro range, chiudendo ieri a 101,51 dollari.

PG Weekly TTM Chart

Anche la rivale Colgate-Palmolive (NYSE:CL) e le compagnie di utenze stanno registrando rialzi simili. L’indice Dow Jones Utility Average venerdì ha chiuso al massimo di 52 settimane. Consolidated Edison (NYSE:ED) ha toccato il massimo di 52 settimane giovedì scorso.

Questi titoli non stanno salendo grazie ad una crescita delle vendite fantastica; in generale la loro performance è stata modesta ma stabile. Piuttosto, gli investitori stanno lasciando intendere che saranno soddisfatti di vedere una crescita degli utili per azione che supporti e faccia incrementare i payout dei dividendi, in parte perché non si aspettano che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse nell’immediato futuro.

Il dividendo annuo di P&G da 2,87 dollari ad azione rappresenta un rendimento del 2,80% e potrebbe essere aumentato ad aprile. Il dividendo annuo di Colgate-Palmolive da 1,72 dollari sta rendendo il 2,6% mentre il dividendo da 2,96 dollari di Con Ed rende il 3,49%.

Ma ad un certo punto questi titoli incontreranno un intoppo, alla fine, e il prezzo delle azioni scenderà, presentando delle buone opportunità di acquisto per chi vi presterà attenzione. Gli investitori dovrebbero tenere d’occhio i segnali di avvertimento. In particolare, questi quattro sono cruciali:

1. Prezzo

Il titolo di P&G è venduto ad un ricco multiplo di 24,9 volte gli utili su 12 mesi ed ha avuto una performance migliore di Colgate-Palmolive nel corso dell’ultimo anno. Colgate-Palmolive, che produce beni di consumo come prodotti per l’igiene orale, saponi e cibo per animali, gli sta dietro, con un multiplo di 24,4. Entrambi sono superiori all’attuale multiplo di 21 dell’indice S&P 500. Il multiplo di Con Ed è di 19,4.

I prezzi dei tre titoli sono superiori alle stime medie degli analisti, il che suggerisce che sono saliti troppo. E ricordate: un titolo come P&G o quello di una compagnia di utenze non crescerà mai tanto velocemente quanto Cisco Systems (NASDAQ:CSCO), che continua a registrare dei massimi ed è schizzato di oltre il 20% quest’anno.

2. I fondamentali della compagnia

Due anni fa, P&G era in crisi esistenziale. Molti dei suoi principali marchi stavano perdendo partecipazione di mercato, pur possedendo nomi noti a livello globale come Dash, Lenor, Pampers, Oral-B e Charmin.

Mentre il colosso dei beni di consumo intraprendeva una costosa battaglia delle deleghe con l’investitore attivista Nelson Peltz, ha tentato anche di tagliare i costi, snellirsi, eliminare una pesante infrastruttura e riportare valore sui marchi in difficoltà.

P&G comincia a vedere i risultati di un piano di inversione di rotta che ha previsto la vendita di un centinaio di attività. Gli utili e i ricavi del primo e del secondo trimestre 2019 della compagnia hanno battuto le stime. I risultati del secondo trimestre, pubblicati il 23 gennaio, hanno spinto le azioni del 4,9%.

Tuttavia, un inciampo su risultati relativamente forti può pesare su un titolo. Ma per le azioni ad entrate fisse, almeno c’è il dividendo.

3. Commercio

Lo scontro commerciale tra USA e Cina non si è ancora risolto ed alcune fonti descrivono l’impasse attuale come se si stesse andando ai tempi supplementari. Se i negoziati commerciali dovessero fallire, così come quelli con la Corea del Nord, si potrebbe scatenare una nuova ondata di volatilità dei mercati e oscillazioni delle valute, che potrebbero pesare sugli utili.

4. La Fed

Il valore di un dividendo per un investitore è una funzione della quantità di dollari pagati e dei tassi di interesse. Al momento, la Fed è la migliore amica di tutte quelle compagnie che usano i dividendi per attirare gli investitori. I tassi sono bassi e probabilmente lo saranno ancora per qualche mese. È un bene per P&G, Colgate-Palmolive o Con Ed, che hanno bisogno dei tassi bassi per finanziare i miglioramenti dei loro sistemi.

Finora, la questione del prezzo è probabilmente la più importante per P&G o Colgate. La performance delle compagnie e i problemi commerciali sono le prossime carte jolly. E conviene sempre tenere d’occhio la Fed, per ogni evenienza.

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