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La propensione al rischio è tornata prepotentemente in auge e lo si evince dal fatto che diversi mercati stanno uscendo da fasi di consolidamento che duravano da giorni. Il motivo è risaputo, ovvero l'Eurogruppo ha raggiunto l'accordo sul Recovery Fund. Dopo aver iniziato il dibattito venerdì, durante la notte i leader dell'UE hanno finalmente deciso di stanziare 750 miliardi di € che comprendono 390 miliardi di € di trasferimenti e 360 miliardi di € di prestiti. Lo possiamo definire come un momento chiave per l'Eurozona in quanto i fondi saranno raccolti dalla Commissione europea attraverso i mercati dei capitali ed è un primo passo verso la mutualizzazione del debito.
La reazione degli operatori non si è fatta attendere, gli spread dei rendimenti obbligazionari scendono ai minimi pluriennali come ad esempio lo spread tra i BTP italiani a 10 anni e i Bund tedeschi inferiore a 160 punti base (il livello più basso da febbraio). L'euro, che è stato forte nel periodo precedente la decisione, prova a consolidare attorno all'importantissimo livello di 1,1450 (attenzione però alle prese di profitto a breve termine). Possiamo affermare, comunque, che la notizia è certamente di sostegno all'euro e nei prossimi mesi potremmo osservare ulteriori apprezzamenti della moneta unica.
La propensione al rischio è stata rafforzata dalla brillante performance di Wall Street nella giornata di ieri, replicata durante la notte dai mercati asiatici. Nel forex il sentiment positivo sta avendo ripercussioni importanti sullo yen e sul dollaro USA, in sofferenza. Come detto l'azionario è forte ma il movimento più sorprendente è arrivato dall'argento. Il metallo prezioso è in una posizione privilegiata in questo momento, trattandosi di un metallo industriale trae giovamento dal supporto fiscale e monetario in corso. Anche l'oro si sta apprezzando e lo troviamo sui massimi pluriennali.
Per quanto riguarda il calendario economico è una giornata assolutamente tranquilla, avremo infatti solamente le vendite al dettaglio canadesi (ore 14:30) che dovrebbero riprendersi del + 20% a maggio (dopo essere scese del -26,4% ad aprile).