«Ora chiediamo un accordo per uscire dall'austerity. Vogliamo un'Europa della solidarietà», sono state le prime parole di Alexis Tsipras attorno alle 23 dopo l ‘esito della consultazione. «I greci - ha detto - non hanno detto sì o no all'Europa. Vogliamo un piano credibile e sostenibile con la Commissione Ue. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa». E ha continuato: «La Grecia da domani vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative: vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale e dobbiamo “riarticolare” la questione del debito.
Grecia che comunqua vota NO alle proposte fatte dalla UE , anche se a dire il vero le proposte non erano più valide.Referendum che è servito più a mostrare all’Europa che i Greci sono pronti a mollare tutto invece di prendere accordi con dei “Terroristi”.Cosi almeno Varoufakis descrisse l’Eurogruppo anche se pero il primo ministro delle finanze greco dopo le votazioni del suo popolo si è dimesso a dir suo per consentire a Tsipras di fare accordi più pacifici senza la sua presenza che creava tensioni nelle riunioni.
Intanto i “Terroristi” lavorano per cercar di trovare soluzione per il non Grexit , e la prima soluzione potrebbe essere quella del “Grof” , sospensione temporanea dalla zona Euro .In tanto si cerca di trovar una formula giuridica che permetta di congelare la situazione in attesa che la Troika ed il governo greco si torni a sedere al tavolo rotondo.
Market Movers
Alle 9:15 in Svizzera il dato sull’inflazione è atteso a -0.1% dal 0.2% precedente.
Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato ISM non manifatturiero è atteso a 56.2 dal 55.7 della rilevazione precedente.
Alle 16:00 in Canada l’indice Ivey PMI dovrebbe mostrare una netta frenata a 54.0 dal 62.3 precedente. Alle 16:30 pubblicazione del business outlook della Bank of Canada.
EURUSD
La moneta unica apre in gap down dopo il voto greco che ha consacrato il No. Tuttavia, il rapporto tra euro e biglietto verde ha recuperato dai minimi di apertura a 1.0980 fino sopra 1.1050 dove si attesta in queste prime battute di contrattazioni in Europa. Nulla di particolare quindi e sicuramente lo scenario non si prospetta così traumatico come quello della settimana scorsa in vista dei dati sul comparto non manifatturiero a stelle e strisce che potranno vedere la prosecuzione della volatilità.
GBPUSD
Londra non si fa impressionare e rimane saldamente ancorata in area 1.5550 dove scambia nel rapporto con il biglietto verde. Il referendum greco non ha sortito effetti particolari a Londra che anche sul fronte azionario rimane tutto sommato solida con il FTSE 100 che cede “solo” lo 0.83% in apertura. Attenzione comunque ai dati americani del pomeriggio e alla diffusa forza del biglietto verde che potrebbe creare un trend ribassista, anche se con caratteristiche di trend moderato.
USDJPY
Lo yen approfitta a man bassa dello scossone europeo per recuperare terreno contro il biglietto verde e consolidare la posizione di forza riportandosi in apertura dei mercati asiatici in area 121.80, salvo poi stornare su livelli fisiologici a 122.50 dove scambia in apertura dei mercati europei con la possibilità di rientrare in area 122.80 fino a 123.0 qualora il dato ISM non manifatturiero a stelle e strisce uscisse in linea con le attese descrivendo così il percorso di recupero del biglietto verde.