L’uscita da una fase triangolare in atto ormai da due anni unita alla trendline ribassista che dal minimo del 2008 in poi sostiene tutti i tentativi ribassisti, sono tutti segnali di forza per l’argento che potrebbe estendere il recupero nei prossimi mesi in prima battuta verso 17,35/50 dollari l’oncia e successivamente verso 18,50.
Condizione fondamentale per il realizzarsi di questo movimento è rappresentata dalla tenuta, su base mensile, del supporto chiave, precedente resistenza a 16,00 al di sopra del quale i prezzi stanno consolidando nelle ultime sedute.
Una chiusura mensile inferiore a 16,00 dollari infatti dovrà essere interpretata come negativa riproponendo i prezzi nuovamente verso 15,50. Non resta che attendere la fine del mese per avere conferma della prossima direzionalità dell’argento.