I principali listini mondiali verso il termine della settimana hanno subito un grande rallentamento nel rally che li ha accompagnati nell’ultimo periodo. Si è chiusa la settimana con una seduta assolutamente negativa. Le principali cause sono state tendenzialmente due: l’inflazione che con il suo spettro sta instillando grande incertezza in tutti gli investitori e l’incredibile incremento dei contagi a causa di campagne vaccinali non ancora entrate a regime o spesso assolutamente inefficaci a causa della mancanza dell’obbligo.
FTSE MIB
Da inizio anno il listino di piazza affari ha continuato a crescere sfiorando quota 28.000, tuttavia ha subito una battuta d’arresto nella crescita a metà del mese di Novembre. La discesa ha raggiunto quota 25.000 mila rompendo sia la media che le bande di Bollinger in modo netto. L’RSI ha già raggiunto la quota di ipervenduto nel grafico ad un giorno e si sta avvicinando a tale livello anche su un time frame settimanale. Il MACD in discesa si sta dirigendo nella sua zona negativa lasciando pensare che ci potrebbe essere non solo un rintracciamento temporaneo, ma un’inversione di trend, anche se non si sono create figure di inversione.
Il rischio di un altro inverno con lock down e aumenti dei prezzi delle materie prime potrebbero accelerare il sell off facendo raggiungere la quotazione a 24.627 e se proseguisse potrebbe testare le resistenze a quota 24.000 e 23.600.
DAX
Sulle orme degli altri listini, l’indice di Francoforte lascia in chiusura della settimana oltre il 4% arrivando a quota 15.257. Anche questo listino dopo il rallentamento del rally crescente cominciato ad inizio Ottobre ha visto il listino arrivare a metà del mese di Novembre verso quota 16.000 per poi trovare una decrescita.
Quello che poteva sembrare un ritracciamento in realtà si è rivelato l’inizio di un trend decrescente supportato dell’incredibile aumento dei contagi. Si è visto in molte regioni un’esponenziale aumento dei ricoveri con il tasso dei vaccinati che è ancora troppo basso; in Sassonia la situazione è critica ma non è l’unica regione colpita in modo grave.
L’RSI con la seduta di chiusura della settimana è entrato nell’area di ipervenduta, ed il MACD segna l’inizio di un trend decrescente che potrebbe portarlo fino a quota 15.070, per poi testare i supporti a quota 14.400 ed infine arrivare nelle prossime settimane a quota 14.111.
CAC 40
Anche il listino francese ha perso molto, chiudendo la seduta con oltre il meno 5%. In Francia la campagna vaccinale tarda, e le ultime notizie dall’ECB e dalla FED in merito all’inflazione spaventano gli investitori di tutta Europa.
Le bande di Bollinger non hanno retto alla seduta segnando l’inizio di un trend decresente che potrebbe portare il listino di Parigi ad un periodo negativo.
L’RSI non è ancora arrivato in zona di ipervenduto ma il MACD ha cominciato a segnare un aumento dei volumi negativi dando ben poche speranze ad una ripresa del trend crescente. Nelle prossime settimane potremo vedere una quotazione che andrà a testare i livelli a quota 6.535 ed addirittura a 6.245, senz’altro il Natale sarà più rosso quest’anno.