Nelle ultime 24 ore, il Future Petrolio Greggio WTI è sceso dell'1,36% chiudendo a 70,56 $ al barile.
Anche questa mattina i prezzi del petrolio sono scesi, in calo rispetto ai massimi di 3 anni e mezzo, raggiunti la scorsa settimana.
I prezzi sono stati messi sotto pressione da un continuo aumento delle trivellazioni statunitensi e dalla forte reazione dell'Europa nei confronti delle sanzioni previste dal presidente americano Donald Trump contro l'Iran.
I trivellatori statunitensi hanno aggiunto 10 impianti la settimana scorsa.
Al livello attuale di 844 impianti, gli Stati Uniti hanno la più alta riserva da marzo 2015.
Domenica gli Stati Uniti hanno minacciato sanzioni nei confronti dei paesi europei che continuano a fare affari con l'Iran, anche se i paesi che rimarranno nell'accordo Iraniano hanno dimostrato il loro impegno a mantenere relazioni stabili.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 69.99 seguito da 69.52 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 71,26 $, seguita da 72,06 $.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è sceso dello 0,13%, chiudendo a 1319,60 $ l'oncia di venerdì.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1320.60 $, in aumento dello 0,08%, rispetto alla chiusura precedente.
In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1316.30 $ seguito da 1312.00 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1325,60 $, seguita da 1330.60 $.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è sceso dello 0,30%, chiudendo a 16,70 $ l'oncia di venerdì.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 16,73 $, in aumento dello 0,18% in più, rispetto alla chiusura di venerdì.
In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 16.65 $ seguito da 16.56 $, mentre un eventuale rally, incontrerebbe una prima resistenza a 16,84 $, seguita dai 16,95 $.
FIBO Group