Oggi è il d-day per Mario Draghi, l’ultima giornata utile per la BCE al fine di formare la propria idea e delineare lo scenario in cui si muoverà tra due giorni appena. Con i dati sull’inflazione e la disoccupazione della zona Euro, l’attenzione è completamente catalizzata a questa mattina. Le ipotesi di scenario sono già pronte nelle mani dei membri direttivi della BCE che stanno aspettando anche loro la pubblicazione dei dati per completare il lungo percorso che di concluderà con la prossima riunione della BCE.
Market Movers
In attesa per oggi alle 11:00 i dati europei su tasso di disoccupazione atteso in linea con il precedente a 11.8%. Il dato flash sull’inflazione dovrebbe dimostrare una lieve flessione a 0.9% rispetto al 1.0% precedente nella componente core, mentre uscire in linea con la lettura precedente a 0.8% sul dato aggregato. Alle 16:00 negli Stati Uniti è atteso il dato sugli ordinativi industriali atteso in rallentamento a 0.5% rispetto al dato precedente a 0.9%.
Nella notte alle 3:30 dati australiani sul PIL nel Paese pacifico atteso in rialzo a 3.3% contro il precedente a 2.8% nella lettura annualizzata, mentre dovrebbe uscire a 1.0% rispetto allo 0.8% precedente nella lettura trimestrale.
EUR/USD
Sembra ormai che 1.36 sia il pavimento, quella soglia minima su cui la moneta unica continuerà a strisciare fino al prossimo 5 giugno, giorno in cui Mario Draghi darà uno scossone a EURUSD, in una direzione o nell’altra. Anche perchè qualunque minimo scostamento dalle attese, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, lascerà spazio a interpretazioni e speculazioni. Per ora, dopo il dato deludente nella mattinata di oggi sulla disoccupazione spagnola che con la perdita di 111.9 mila unità rimane critica, l’attesa è per il dato inflazionistico a livello europeo atteso invariato allo 0.7% e l’aggregato sul tasso di disoccupazione che dovrebbe rimanere a 11.8%. Attenzione anche nel pomeriggio alle oscillazioni sugli ordinativi industriali americani alle 16:00.
GBP/USD
Ritorna verso 1.6770 il cable che aveva lasciato sul terreno oltre una figura e mezza la settimana scorsa. Il movimento è guidato principalmente da una debolezza di dollaro che porta tutti i principali cambi contro biglietto verde a recuperare in queste prime ore di contrattazione della giornata. Ritornando sopra il livello 1.6750 si riaprono scenari rialzisti in attesa dell’appuntamento con la Bank of England il prossimo 5 giugno, in concomitanza con la decisione della BCE. Attenzione però a cavalcare il rialzo poiché senza il raggiungimento di nuovi massimi la conformazione rimane laterale.
AUD/USD
Nottata calda in Australia con la RBA che ha mantenuto invariato il tasso d’interesse al 2.50%: fin qui, nulla di nuovo. Ciò che ha reso euforici i sostenitori dell’aussie che lo hanno spinto dai minimi a 0.9230 fino a 0.9270 dove sta scambiando in queste ore sono state le dichiarazioni a margine dell’appuntamento di ieri dove si sottolineava come la situazione economica si sia retta su export, indicativo di una ripresa cinese – maggiore partner commerciale australiano -, e su una ripresa della domanda interna. Ottimi presupposti, che uniti ad una generale debolezza di dollaro in queste ore, spingono l’aussie verso i livelli della scorsa settimana. Anche in questo caso è atteso un aumento di volatilità in attesa dell’america oggi pomeriggio.