Il vero protagonista della settimana è una Cina superstar che sempre di più intende affermare il proprio ruolo di primo, primissimo piano a livello internazionale. Dopo la mano tesa alla Russia di Putin, che si avvia sul viale del collasso economico (e sociale) e l’intenzione di raccogliere l’appello del presidente statunitense Barack Obama sulla questione Sony, la Cina sembra diventata l’interlocutore di primo piano delle grandi potenze economiche mondiali.
Sicuramente c’è un preciso piano per il raggiungimento dell’egemonia economica in Asia: infatti l’offerta d’aiuto a Mosca è legata a doppia mandata ad un intento più o meno mascherato di mettere le mani sugli asset del Cremlino con lo scopo di azzoppare l’orso russo dopo la “manicure” ad opera degli americani.
E a Pyongyang? Il vicino comodo/scomodo Kim-Jong Un serve alla Cina per contrastare l’avanzata a stelle e strisce nel Pacifico occidentale, ma al tempo stesso è causa di numerosi mal di testa per il governo di Pechino che si trova a dover intensificare i propri sforzi per tenere sotto controllo un leader maldestro e fornito di armi nucleari: come cercare di non far fare danni ad un elefante in un negozio di souvenir.
Market Movers
Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato sulle vendite di case esistenti atteso a 5.19 milioni di unità rispetto ai 5.26 milioni della lettura precedente.
Alle 22:45 in Nuova Zelanda la bilancia commerciale attesa a -800 milioni dal risultato precedente a -110 milioni.
EURUSD
La settimana di Natale si apre con un lieve recupero della moneta unica dai minimi a 1.2220 tornando in queste prime ore di contrattazioni in Europa in area 1.2260, nella parte central del canale ribassista di medio periodo. Il quadro tecnico però potrebbe scontrarsi con quello fondamentale per effetto dell’attesa per le tornate di votazioni in Grecia per il presidente della Repubblica e la dialettica Draghi-Weidmann sul quantitative easing in zona euro. L’assenza di dati in mattinata spingerà la volatilità in laterale a cavallo di 1.2250 in attesa dei dati americani sul comparto edilizio negli Stati Uniti.
GBPUSD
Lateralizzazione estrema anche per la sterlina inglese che continua a far registrare la maggior parte dei movimenti all’interno del range 1.56 – 1.57 che sembra il canale di equilibrio istantaneo. Le deviazioni tra le attese per il quadro macroeconomico e gli annunci hanno contribuito al resto dei movimenti, rimanendo tuttavia in un quadro di forte stabilità entro un range molto definito che continua da metà Novembre scorso. Anche per la giornata di oggi non sono previste particolari sorprese fino ai dati americani del pomeriggio, ma solo in caso di scostamento particolarmente negativo dalle attese.
USDJPY
Lo yen continua la sua cavalcata al ribasso contro biglietto verde percorrendo con precision chirurgica la nostra trendline rialzista e limite superior del canale di medio period (grafico). Il raggiungimento di 119.80, in prossimità del livello chiave a 120.0 che costituisce il limite superiore dell’area di stabilità tra 115.0 e 120.0 potrebbe fornire una certa resistenza e favorire una discesa del cambio USDJPY soprattutto in concomitanza di dati sul comparto immobiliare a stelle e strisce particolarmente negativo.