Mentre continuano le tensioni in medio oriente, sembra momentaneamente sopita la crisi in Ucraina: con buona pace della Russia che vede sopite temporaneamente le pressioni sui propri mercati finanziari. L’annuncio fatto ieri di ulteriori sanzioni ha troncato, forse definitivamente, la grandeur del presidente Putin: ma c’è da contarci che la questione non è chiusa, ma di sicuro l’estate lascerà tirare un respiro di sollievo. L’attesa per i dati di domani catalizzerà l’attenzione dei mercati e c’è da contarci che domani ne vedremo delle belle.
Market Movers
Alle 16:00 il dato CB sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti atteso in recupero a 85.3 rispetto al dato precedente a 85.2. Alle 1:50 in Giappone il dato preliminare sulla produzione industriale atteso a -1.2% rispetto a 0.7% della rilevazione precedente.
EUR/USD
Ieri giornata poco mossa per la moneta unica che non riesce a prendere spunto su un brutto dato americano uscito nel pomeriggio. Oggi la giornata sarà segnata da analoghe sorti data l’assenza di dati rilevanti in Europa o negli Stati Uniti, tranne il dato Conference Board (CB) sulla fiducia dei consumatori alle 16:00. Tecnicamente il trend è laterale in una fascia estremamente ristretta tra 1.3420 e 1.3440 con la possibilità che scostamenti dal dato atteso possano rafforzare il biglietto verde, mentre un dato significativamente peggiore non dovrebbe muovere eccessivamente il mercato in favore di Euro, almeno fino a domani quando verranno poubblicati i “grandi movers” della settimana.
USD/JPY
Lo yen continua ad indebolirsi contro biglietto verde portandosi in area 102, verso il margine superiore del canale laterale che ha contraddistinto il movimento di USDJPY da inizio anno. Ancora una volta in assenza di particolari movers l’attesa è per il pomeriggio di oggi e per la serata dove il dato sulla produzione industriale potrebbe creare qualche movimento, soprattutto in caso di sorpresa positiva è lecito pensare che possa esserci un movimento in favore di yen almeno fino a 101.60/101.50.
NZD/USD
Abbiamo già parlato di kiwi sostenendo come finalmente il governatore sia riuscito nel duplice intento di alzare il tasso di riferimento e svalutare la moneta soprattutto contro dollaro americano. Continua tuttavia la discesa di NZD/USD che buca al ribasso il livello chiave a 0.8520 portandosi verso la figura nelle prime ore di oggi. L’attesa è principlamente per il dato CB di oggi pomeriggio e per la seduta di contrattazioni asiatica che potrebbe vedere in caso di sorpresa al ribasso per il dollaro, un rafforzamento del kiwi: più uno storno tecnico fino a 0.8550 che un vero recupero del kiwi.