Il grafico mensile dell’Eurostoxx 50 ben esemplifica la situazione di impasse presente nel lungo periodo sui vari indici azionari europei, escluso il Dax salito a gennaio 2018 su nuovi massimi assoluti a 13596 per poi chiudere l’anno a 10279 con oltre 30% di ribasso in 12 mesi.
Per quanto riguarda l’Eurostoxx il doppio minimo a 2900/30 sulla trendline rialzista a cavallo dell’anno ha permesso un recupero marcato delle contrattazioni fino a 3500 a testare la trendline ribassista di lungo periodo che ha respinto ancora una volta i tentativi di rialzo.
Proprio la violazione di questa trendline e del successivo livello a 3700 su base mensile sono le condizioni necessarie per avviare una tendenza rialzista di lungo periodo diretta verso i massimi del 2007 a 4500. Nel frattempo la tenuta di 3500 rende sempre possibili nuovi storni dei prezzi in prima battuta a 3250, minimi visti ad inizio giugno e susseguentemente a 3050/3100 dove transita la trendline rialzista identificando cosi un’area di acquisto di medio periodo.