Le aspettative troppo ottimistiche degli investitori su politiche particolarmente accomodanti che avevano fatto salire i mercati azionari negli ultimi due mesi sono deluse dalle decisioni delle varie banche centrali spingendo al ribasso anche il nostro indice domestico che in poche sedute arriva a 20680 complice anche il calo dei volumi agostani, mangiandosi una buona parte del rialzo precedente. Lo scenario è adesso incerto anche per via delle nuove tensioni commerciali Stati Uniti – Cina che possono aggravare il rallentamento economico a cui stiamo assistendo in Europa. Dal punto di vista tecnico la tenuta della resistenza chiave a 22300/50 conferma di fatto la presenza di una ampia fase laterale 19500 – 22300 in atto da fine gennaio con i prezzi che nel mese di agosto possono scendere sulla parte bassa identificando un area di acquisto di medio periodo. Una perdita di 19500 con chiusura mensile inferiore approfondirà la discesa verso 18000/500 probabilmente a causa di rialzo dello spread dovuto a nuove tensioni con la commissione europea. Nel breve il Ftsemib ha spazio per un test di 20300/400 prima di avviare un rimbalzo verso 21000. Solo ritorni al di sopra di 21000/100 indicheranno un alleggerimento della pressione ribassista riproponendo i corsi verso 21600. La ripresa dell’uptrend si configurerà con la violazione della resistenza a 22300 spingendo i prezzi sulla parte alta dell’altro trading range in atto da oltre 10 anni tra 12500 e 24500.