Il raggiungimento d1 23827 ad un passo da quota 24000 impone una pausa di riflessione al Ftsemib, al pari degli altri indici azionari, tutti in attesa di possibili novità sul fronte degli accordi commerciali Stati Uniti Cina. Il panorama resta positivo nonostante il recente aumento delle spread con il decennale tedesco che in passato aveva un impatto sulle quotazioni, con la possibilità di salire entro la fine dell’anno a testare la parte alta del trading range in atto da oltre 10 anni tra 12500 e 24500.
Rimane comunque sorprendente che nonostante un rialzo partito da 21130 ad inizio ottobre e spintosi fino a 23827 in poco più di un mese spingendo l’indice in una fase di ipercomprato, anche questo riscontrabile sugli altri listini azioni, non si sia assistito a delle prese di profitto, come se gli investitori fossero in preda ad una sorta di euforia che mette da parte tutte le preoccupazioni tuttora presenti sul tavolo e veda l’azionario come unico comparto dove investire anche grazie all’azione accomodante delle varie banche centrali.
Da un punto di vista tecnico il Ftse Mib pare decisamente “tirato” ed una correzione in area 22780/29500 sembra auspicabile prima di vedere dei nuovi rialzi. Segnali di debolezza si avranno solamente con la perdita del lontano supporto, precedente resistenza, a 22300, negando di fatto la fase di forza attualmente in atto.