Rimane assolutamente palese la situazione di immobilità che caratterizza il FTSE MIB compreso tra 16500 e 18000 ormai da due mesi. Tuttavia la forte riduzione delle spread tornato a ridosso dei 200 punti, grazie ai forti acquisti di titoli di stato da parte della Bce, può avere un effetto positivo in particolare sui titoli bancari arrivati tutti sui minimi di periodo che hanno zavorrato l’indice domestico.
Da un punto di vista tecnico bisognerà attendere una violazione della parte superiore del range associata ad una chiusura settimanale e mensile superiore a 18000 per vedere una nuova fase di forza dei prezzi diretti verso 19500/700. Solo ritorni al di sopra di 20000 diranno che il peggio è alle spalle.
Una rottura della parte bassa del range a 16500 riproporrà i corsi verso 15000 e in caso di correzioni marcate degli altri mercati, in particolare quelli statunitensi, verso 13500/14000. La fase laterale si è protratta troppo in termini di tempo rendendola un movimento indipendente e staccato da quelli precedenti e che aspetta novità per muoversi in un senso o nell’altro.