Le attese di movimenti sui tassi di interesse e sulle trimestrali americane dopo un mese di giugno spettacolare, impattano in maniera marginale sul Ftse Mib che dopo un leggero storno a 20800 si riporta nuovamente al test della resistenza a 22250/350. Lo scenario continua presentarsi positivo per l’indice domestico che benefica anche del netto arretramento dello spread sceso sotto i 200 punti, oltre ad un ottimismo diffuso di nuove politiche accomodanti delle varie banche centrali che hanno permesso agli indici americani di segnare dei nuovi massimi assoluti.
Il forte movimento di rialzo visto a giugno assieme alla tenuta dell’importante resistenza a 22250/350 in presenza di una fase di ipercomprato, lasciano pensare che il mercato necessiti di una correzione fisiologica prima di nuovi rialzi, in prima battuta verso 21800 e successivamente verso 21500 indentificando cosi un area di acquisto di medio periodo. Solamente la perdita di questo livello e del successivo supporto a 21000 saranno segnali che il quadro è cambiato avviando così una correzione di grado maggiore verso 20500. Nuove accelerazioni sopra 22500 consentiranno invece al Ftsemib di spingersi verso 23000 e quindi 23500 in un contesto però troppo “tirato” dal punto di vista tecnico che lo renderà estremamente vulnerabile a ribassi anche consistenti.