Nelle ultime 24 ore, il WTI/USD è salito dello 0,20% chiudendo a 69,99$ al barile, sollevato dalle preoccupazioni che gli Stati Uniti ripristinassero le sanzioni contro l'Iran, oltre la crisi venezuelana.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 69,98$, in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 69.38$ seguito da 68.78$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 70.71$, seguita da 71.44$.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è sceso dello 0,24%, chiudendo a 1314,90$ l'oncia.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1314.50$, in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di down, la quotazione potrebbe trovare un supporto a 1310.33$ seguito da 1306.17$, mentre nel caso di up, una prima resistenza si trova ora a 1318,93$, seguita da 1323,37$.
Contemporaneamente, l'XAG/USD è sceso dello 0,33% chiudendo a 16,51$ l'oncia, registrando le perdite suii prezzi dell'oro.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 16.50$, in diminuzione rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 16.42$, seguito da 16.34$. mentre, un eventuale rally, incontrerebbe una prima resistenza a 16,59$, seguita dai 16,68$.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che alle 18:00 (GMT) del pomeriggio, annuncerà la sua decisione sull'accordo nucleare iraniano, nonostante avesse in programma di prendere una decisione entro sabato 12 maggio.
I mercati petroliferi hanno risposto prontamente all'annuncio di Trump, con i trader che stanno prendendo i profitti dopo che ieri i prezzi del petrolio hanno toccato i massimi di quattro anni.
Alle 12:54 (HK/SIN), i Future Petrolio Greggio WTI erano scambiati a 69,91$ al barile, in calo di oltre l'1% dalla chiusura di lunedì, mentre i future sul petrolio Brent sono scesi dello 0,96% a 75,44$ al barile.
FIBO Group