Mentre la scorsa settimana gli investitori hanno iniziato a concentrarsi su alcuni titoli di produttori di cannabis alla ricerca di un affare, c’è stato un titolo che non ha attirato l’attenzione di nessuno, ma che una volta era sempre sotto i riflettori.
Sto parlando di Canopy Growth (NASDAQ:CGC).
Dopo il duro colpo di fine giugno, dopo l’annuncio dell’accordo di scambio del debito, le azioni di Canopy hanno continuato a scendere la scorsa settimana.
Source: Investing.com
Le azioni Canopy Growth hanno chiuso venerdì a 2,62 dollari USA, in calo del 3,3% sulla giornata. Il calo è proseguito lunedì, chiudendo a 2,31 dollari, in calo dell’11,8%.
L’accordo di scambio del debito annunciato di recente riguarda su un piano di scambio di 255,4 milioni di dollari di debito con azioni e 3 milioni di dollari in contanti per gli interessi maturati e non pagati. Uno dei risultati migliori porterà il principale azionista del produttore di cannabis, la statunitense Constellation Brands (NYSE:STZ), ad aumentare la propria partecipazione, al 40% dall’attuale 36%.
Ma un altro risultato riguarda tutti gli azionisti, in quanto le azioni sono state diluite di un 20%, secondo l’analista di Canaccord Genuity Matt Bottomley in un’intervista con BNN Bloomberg.
Bottomley ha tagliato il target price per Canopy a 3,50 da 4,50 dollari canadesi.
Altri analisti hanno ridotto il target price di quasi la metà.
La scorsa settimana Fitch Ratings ha rivisto al ribasso il rating di Canopy.
In netto contrasto i titoli di altri produttori di cannabis: Green Thumb è salito del 16% la scorsa settimana, mentre Tilray, scambiato solo sul NASDAQ, è salito del 10%. Trulieve Cannabis (OTC:TCNNF) è salito del 3,5%.
Source: Investing.com
Questi aumenti potrebbero essere attribuiti alla speranza di nuovi rialzi, in attesa che i legislatori statunitensi portino avanti una legislazione che cambierebbe il panorama federale rispetto alla legalizzazione della marijuana prima delle elezioni di metà mandato di novembre. Ma a questo punto si tratta solo di speculazioni. Non c’è alcun movimento garantito.
Green Thumb ha ritracciato parte del suo rialzo, chiudendo in calo di quasi il 3,5%, mentre Tilray è crollato ieri, perdendo quasi l’8%. Tutto ciò dimostra quanto il settore della cannabis continui ad essere debole al momento e quanto le aziende siano diventate dipendenti dalla legislazione statunitense per espandere l’accesso a mercati più grandi.
Nota: L’autrice non possiede azioni dei titoli menzionati nell’articolo.