- Pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2020 domani, mercoledì 20 gennaio, prima dell’apertura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 19,18 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 1,5 dollari
Procter & Gamble (NYSE:PG) è uno di quei marchi globali che sta prosperando durante la pandemia di COVID-19. Il produttore del detersivo Tide e della carta igienica Charmin ha registrato la sua migliore crescita delle vendite degli ultimi anni per via del boom dei consumi in casa di prodotti per la pulizia.
Quando il colosso globale dei beni di consumo pubblicherà il suo ultimo report sugli utili domani, gli investitori saranno impazienti di assistere ad un proseguimento del trend. Con la seconda ondata di coronavirus al picco, ci sono segnali che i consumatori stanno continuando a fare scorte, comprando prodotti come disinfettanti, cibo in scatola e carta igienica.
P&G dovrebbe ancora una volta riportare una forte crescita delle vendite che dovrebbe rivelare un’espansione di oltre il 5% nel trimestre conclusosi il 31 dicembre. Gli utili per azione dovrebbero salire ad 1,5 dollari dagli 1,42 dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.
Questa solida performance ha aiutato il titolo di PG a riprendersi dal calo di marzo, offrendo agli investitori quel tipo di stabili guadagni che si aspettano dai titoli di consumo rifugio. Ma questo rally sta dando segni di picco, con il titolo crollato di circa il 6% negli ultimi tre mesi. Venerdì ha chiuso a 134,78 dollari, dopo l’impennata del 44% dal calo di marzo.
Grafico settimanale Procter & Gamble.
Negli ultimi tre anni, P&G, che conta fra i suoi marchi molti nomi noti di prodotti di consumo come il detersivo per piatti Fairy, il dentifricio Oral-B ed i rasoi Gillette, ha continuato ad aumentare le vendite, grazie ad innovazione, marketing e ad una struttura organizzativa semplificata.
Valutazioni ricche?
Con questa straordinaria serie di vendite trimestrali, una fonte di preoccupazione è quanto a lungo una società di prodotti di consumo possa registrare una performance superiore alla media.
Questi timori hanno spinto alcuni investitori a mettere in discussione la ricca valutazione di P&G e la sua capacità di offrire ulteriori rialzi dopo il rally tanto veloce e possente del 2020.Oggi P&G è scambiato a 26 volte gli utili forward, ben al di sopra della sua media decennale di 19,3 volte, nonché il multiplo più alto dalla fine degli anni Novanta, secondo FactSet.
La società con sede a Cincinnati crede che alcune di queste abitudini dell’era COVID-19 persisteranno, offrendo una spinta a lungo termine a P&G.
Come ha detto il direttore finanziario di P&G Jon Moeller in occasione di una conference call con gli analisti ad ottobre:
“Ci aspettiamo che vengano in parte mantenute queste nuove abitudini che si stanno creando. È difficile per noi prevedere nelle nostre interazioni con i consumatori un passo indietro per tornare alle stesse attitudini ed agli stessi comportamenti che avevamo tutti prima del COVID”.
Un altro sviluppo positivo per P&G è il fatto che le vendite del segmento cura della persona si stanno riprendendo dopo alcuni trimestri sottotono. Nel terzo trimestre, le vendite di questi prodotti sono cresciute del massimo dal 2016, spinte dalla maggiore domanda di prodotti per la rasatura e lo styling e dai prezzi più alti. Secondo Moeller, i nuovi prodotti a marchio Gillette per la cura della barba ed i trattamenti per pelli sensibili hanno consentito alla società di mantenere una certa fedeltà da parte degli uomini, anche se non si rasano.
Morale della favola
Il ritmo di crescita che P&G sta dimostrando è insolito per una società che produce prodotti di consumo quotidiani in categorie in cui la concorrenza è intensa ed i margini sono bassi. Da un grande colosso dei beni di consumo come P&G non sarebbe giusto aspettarsi un trimestre forte ogni volta.
Detto questo, il titolo di P&G resta uno dei nostri preferiti tra le società di prodotti di consumo confezionati. È uno dei maggiori pagatori di dividendi negli Stati Uniti, con un dividendo annuo di 0,79 dollari ad azione ed un rendimento del 2,3%, una storia difficile da eguagliare.