In base al report di ieri, la stagione degli utili delle feste di Apple (NASDAQ:AAPL) ha segnato nuovi record e l’iconico iPhone della compagnia, la cui popolarità si pensava stesse svanendo, è tornato alla carica.
Apple (NASDAQ:AAPL) rimbalza di 6,22 dollari, o dell’1,96%, negli scambi premarket. Ha battuto le attese sia per quanto riguarda gli utili per azione, pari a 4,99 dollari (dai 4,54 dollari previsti), che i ricavi, con 91,82 miliardi di dollari rispetto agli 88,38 miliardi previsti. Inoltre, su 26 pubblicazioni sugli EPS, la compagnia ha deluso le aspettative solo una volta. Ancor più straordinario il fatto che i risultati abbiano battuto entrambe le letture dello stesso trimestre dell’anno prima.
Sebbene i mercati avessero dato per spacciato l’iPhone, i ricavi dalle vendite di smartphone rappresentano più della metà delle vendite della compagnia. Quest’anno hanno totalizzato 55,96 miliardi di dollari, con un incremento su base annua di oltre il 7%.
Inoltre, la direzione ha presentato prospettive positive, indicando al contempo che la diffusione del coronavirus in Cina le dà meno visibilità di quanta ne avrebbe normalmente.
Ovviamente, eventi fondamentali come timori geopolitici, previsioni negative future o passi falsi nelle dichiarazioni della Fed e di altre banche centrali di alto profilo potrebbero pesare sui mercati, compreso il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL). Ma, al momento, almeno in base ai segnali tecnici, il titolo sembra destinato ad una performance superiore.
Tra i titoli tech che hanno finora pubblicato gli utili, il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL) è andato bene durante il generale selloff. Amazon (NASDAQ:AMZN) è crollato del 4,45%, sebbene il rally di ieri abbia ridotto la perdita al 2,69%. Facebook (NASDAQ:FB) ha segnato un crollo del 4,13%, anche se la ripresa di ieri l’ha ridotto al 2,02%. Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha visto un tonfo del 2,88%, diminuito allo 0,98% ieri.
Apple (NASDAQ:AAPL), invece, crollato del 3,28% dal massimo storico di 323,32 dollari del 24 gennaio, ha ormai recuperato quasi tutte le perdite. Il prezzo è tornato sopra la più recente linea di trend in salita dal minimo del 3 dicembre.
Ieri, in vista del report sugli utili, si trovava comodamente allo 0,48% al di sotto del suo record. Gli scambi premarket suggeriscono che oggi sarà registrato un nuovo record durante la seduta statunitense.
Detto questo, sia l’indice RSI che la MACD hanno visto un picco, fornendo segnali sell. Di conseguenza, i trader conservatori dovrebbero restare alla larga dall’imminente rally prima che il prezzo torni alla linea di trend in salita.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare un ritorno ad almeno 250 dollari, e poi attendere una prova della domanda.
I trader moderati potrebbero andare long su una correzione intorno al livello di 300 dollari, su un segnale di consolidamento.
I trader aggressivi potrebbero entrare con una posizione short contraria dopo aver riconosciuto una resistenza nel corso della seduta.
Esempio di trading - posizione corta